Coord. Ippodromi, lettera aperta a Melzi
Lettera aperta di Attilio D'Alesio (Coordinamento Ippodromi) a Guido Melzi d'Eril: "Caro Guido , molte delle tue riflessioni e proposte per un miglior Calendario e per una ottimale programmazione, sono assolutamente
corrette e condivisibili e ne sottolineo alcune :
- e' necessaria una valorizzazione del pubblico in ippodromo
- e' opportuna la migliore distribuzione nei giorni della settimana soprattutto nelle domeniche.
- e' necessario tener conto della qualità dell'impianto, la qualità dei protagonisti, la bellezza delle strutture, della meritocrazia (parola sconosciuta nel nostro mondo)
- che sarebbe opportuno che il Paese Ippico possa essere diviso in compartimenti territoriali: nord ovest - nord est - centro sud - isole e si debba tener conto del numero e della qualità dei cavalli, dei proprietari, degli allevatori etc etc.
- che il territorio piemontese vale oro per l'ippica italiana insieme a molti altri territori nazionali.
- che le 52 giornate per Torino sono poche ed a questo aggiungerei che le giornate sono poche per tutti gli ippodromi italiani (pochi anche questi) se pensiamo che otto anni fa facevamo mille giornate di corse all'anno in più ed
avevamo quattro ippodromi in attività in più.
- che ognuno ha lavorato secondo i propri obiettivi e guardando il proprio orticello (tipico!!)
- che forse avrebbe avuto senso sedersi tutti ad un tavolo di lavoro comune.
Ed ecco la mia proposta : facciamo quello che tu proponi e mettiamoci da subito noi ippodromi e le nostre associazioni a lavorare per il Calendario del 2015 da presentare al Ministero già in settembre
Ormai per il corrente anno c'era poco da fare : siamo a luglio, si va avanti da mesi con calendari mensili e tagli del monte premi del dieci per cento, non ci siamo mai incontrati, l'altro giorno al ministero abbiamo fatto una pessima
figura e non siamo stati in grado di proporre uniti alcunché.
E meno male che ora almeno il calendario del secondo semestre c'è, il taglio del monte premi e' stato tolto, le giornate diminuite in misura molto ridotta rispetto al decreto cd. Zozzeria, i numeri sono chiari e pubblici e la
programmazione fino a fine anno esiste e ci si può lavorare.
Lavoriamo insieme e spero che tu non ti dimetta perché l'ippica ha bisogno di te, della tua passione e della tua esperienza.
Ci aspetta un grandissimo lavoro: la riforma del settore - la nuova convenzione - un nuovo Calendario - i temi dell'occupazione - il rilancio della nostra ippica.
Affrontiamoli insieme".