Convegno a Montegiorgio, l'intervento di D'Alesio
INTERVENTO di Attilio D'Alesio, presidente di Coordinamento Ippodromi, al Convegno a Montegiorgio sulla crisi dell'ippica:
"Ringrazio di cuore gli amici del partito democratico che hanno organizzato un così importante convegno dal titolo "come salvare l'ippica italiana" e con questo mio intervento intendo mettere a disposizione di questo obiettivo la associazione di Ippodromi che ho l'onore di presiedere "il coordinamento Ippodromi" che associa dodici Ippodromi nazionali: Albenga, Aversa, Civitanova Marche, Chilivani, Foggia, Modena, Palermo,Taranto, Pontecagnano, Ravenna, Sassari e Montegiorgio che ha dato una grande mano per l'organizzazione di questa importante iniziativa.
Il Coordinamento Ippodromi e' pronto con responsabilità a svolgere il proprio ruolo per salvare il grande patrimonio che rappresenta l'ippica italiana con i suoi 15 mila cavalli, le sue migliaia di occupati, il suo grande indotto, le 50 mila famiglie che vivono di ippica ed i nostri 43 Ippodromi (tutti ed anzi ci auguriamo che ne aprano altri).
Mi soffermo un attimo su questa essenziale e straordinaria filiera: gli Ippodromi, che sono l'asse portante di tutto il settore, distribuiti su tutto il territorio nazionale, grande spazi verdi attrezzati per le corse, per l'accoglienza, per lo svago ed il tempo libero, patrimonio tutelato e per ben 31 Ippodromi di. . . proprietà pubblica: Comuni e Regioni.
Ebbene una prima proposta è:
Coinvolgiamo l'ANCI e la Conferenza delle Regioni nella salvezza del nostro e del loro straordinario patrimonio.
Una seconda proposta dopo l'avvenuta soppressione dell'Assi ex Unire ed il passaggio di tutte le competenze al Mipaaf.
Si costituisca subito una consulta in sede Ministeriale con le rappresentanze dell'ippica: Ippodromi, proprietari, allevatori, professionisti, sindacati.
Una consulta che lavori in sede istituzionale affiancando il Ministero nel difficilissimo compito che é chiamato a svolgere e che possa costituire la necessaria governance del nostro complesso mondo, e chiamiamola pure lega ippica o come vogliamo, l'importante e' che sia il frutto dì un lavoro e di una volontà comune e non di parte e per questo dimentichiamoci Ippodromi di serie A e B o cose simili o addirittura la trasformazione dei nostri Ippodromi in racinos, lavoriamo ad un soggetto no profit cui affidare la governance del settore.
Prendiamo a riferimento anche le federazioni e le leghe sportive, guardiamo il modello ippico francese insomma liberiamoci di questi ultimi venti anni di Unire e come direbbe il " mio" segretario Bersani: "rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo insieme".
Il Coordinamento Ippodromi e' pronto a fare la sua parte, in questi mesi siamo andati in audizione alla Camera ed al Senato, abbiamo incontrato ben tre volte il ministro Catania, abbiamo incontrato tutti i gruppi parlamentari, tutti meno quello del Partito Democratico al quale ora chiediamo e prestissimo un incontro perché siamo convinti che tutti insieme ce la possiamo fare !!!!!!
Scorciatoie, lobbismi, aiutini, raccomandazioni, nomine di amici e cosucce di questo tipo lasciamole al passato lavoriamo insieme e salviamo l'ippica.
Se non ora quando??!!!!!!!! Ci aspetta un grande ed innovativo lavoro. Il Coordinamento e' pronto a dare il suo contributo per salvare l'ippica insieme a chi ha questa stessa volontà!!!! “