Cavalli e sclerosi, progetto pilota in Sardegna
“LA RICERCA nella riabilitazione equestre: dalle osservazioni empiriche alla validazione scientifica”. Con questo titolo la Federazione Italiana Sport Equestri presenta il convegno che si terrà a Roma, nella sala convegni del Palazzo delle Federazioni, in viale Tiziano 74, mercoledì 12 ottobre. E’ solo l’ultimo di una serie di incontri e seminari che il Dipartimento di Riabilitazione Equestre guidato da Stefania Cerino sta organizzando in tutta Italia e che, a gennaio scorso ha fatto tappa anche in Sardegna, a Oristano, dove in una giornata di studio e dibattiti si è discusso di riabilitazione equestre legata alla sclerosi multipla.
E proprio dalla Sardegna, con in testa il Comitato Regionale della Fise presieduto da Maria Grazia Sechi, si sta portando avanti un Progetto Pilota denominato “Sclerosi multipla e riabilitazione equestre”. Questo progetto si propone di valutare gli effetti delle attività ippoterapiche su pazienti affetti da sclerosi multipla dal punto di vista neuromotorio e psicologico, oltre che studiare i parametri neurofisiologici dei cavalli impiegati nella riabilitazione.
Partecipano al progetto della FISE, l’Università di Cagliari (Facoltà di Medicina e Chirurgia e Istituto di Scienze Motorie), l’Università di Sassari (Facoltà di Medicina e Chirurgia e Medicina Veterinaria), il Centro di Referenza Nazionale per la Pet Therapy del Ministero della Salute e il Centro Ippico Militare di Cagliari che ha messo gratuitamente a disposizione degli utenti del progetto i propri impianti e cavalli.
Alcune delle persone coinvolte in questo “progetto pilota” saranno presenti tra i relatori del convegno in programma a Roma, come il prof. Concu dell’Università di Cagliari il cui intervento verterà sul “ottimizzazione dei protocolli di attività fisica nel malato di sclerosi multipla in funzione del suo inserimento in trials di ippoterapia”.





















.jpg)



