Cavalli di Umbertide, un caso ancora aperto
Comunicato dell'Italian Horse Protection: "Risale al 16 febbraio scorso il nostro esposto, inviato all’Asl e al Corpo Forestale, riguardante alcuni cavalli detenuti nel Comune di Umbertide (PG). Durante il nostro sopralluogo documentammo la presenza di vari cavalli reclusi all’interno di un capannone: alcuni di loro magri (secondo testimonianze sarebbero stati chiusi lì da mesi, uno stallone addirittura da anni); un puledro di pochi mesi cachettico e separato dalla madre (vedi foto); altri cavalli tenuti fuori in un piccolo recinto, senza cibo a disposizione, estremamente denutriti. Per completare il quadro, un cane legato alla catena, senza acqua né cibo a disposizione, in evidente stato di stress.
"A distanza di 4 mesi - nonostante numerosi solleciti e un successivo esposto inoltrato alla task force per il benessere animale presso il Ministero delle Salute, con richiesta di attivare i NAS – ci è stato riferito che nei confronti del proprietario sarebbe stato preso solo un provvedimento di sequestro amministrativo provvisorio.
"Sembrerebbe anche che le condizioni generali degli animali siano migliorate e che gli sia stata imposta una riduzione del numero dei cavalli gestiti. In sostanza, invece di subire un sequestro per maltrattamento, può tranquillamente cercare di vendere alcuni di questi cavalli e poi continuare a tenere i rimanenti, come se nulla fosse. Questo avviene nonostante il fatto che la legge nazionale 189/2004 preveda la possibilità del divieto di detenzione di animali per persone che siano responsabili di gravi atti di maltrattamento.
Nel frattempo e per l’esattezza il 10 marzo (quindi un mese dopo il nostro esposto urgente), avevamo ricevuto la risposta dell’Asl che non condivideva la nostra valutazione di presunto maltrattamento..."