Assogaloppo, un esposto alla Procura contro AAMS
ASSOGALOPPO HA EMESSO il seguente comunicato a firma del Presidente Fabio Carnevali: “L’incontro presso la sede dell’A.S.S.I.- ex U.N.I.R.E. con i rappresentanti dell’Agenzia da una parte ed i rappresentanti del galoppo dall’altra si è svolto in un clima surreale, ma pacato. L’impressione, purtroppo molto realistica, era di essere riuniti davanti ad un caro defunto, a decidere il colore della bara ed il costo del carro funebre. Sì, perché tutti sappiamo bene che con le risorse prospettate come disponibili (235milioni, tra l’altro ipotizzate con un filo di ottimismo) un sistema che ha stentato a rimanere in piedi con 400 milioni non può che arrendersi. In cosa consiste l’ottimismo? E’ presto detto: la proiezione che porta alla cifra dichiarata è stata fatta considerando il mini-contributo da parte dello Stato al suo tetto massimo, e cioè 40 milioni di Euro e non è ancora scritto da nessuna parte, quindi vi è la concreta possibilità che quando e se arriverà all’ A.S.S.I., potrebbe trattarsi di un contributo pari a 30 milioni, o 25 o chissà. Ma che nessuno si illuda che la “cosa” finisca qui.
Intanto, visto che le responsabilità di questa morte annunciata si sa benissimo a chi (principalmente) attribuirle, vediamo di interessare le Autorità competenti. Sì, perché quello che si è perpetrato è un vero e proprio crimine nei confronti di un Settore che solo fino a pochi anni fa era florido e più che autosufficiente, e siccome i crimini devono essere sviscerati e puniti dalle Procure, ASSOGALOPPO sta completando la stesura di un esposto che verrà presentato nei prossimi giorni sia alla Procura della Corte dei Conti che alla Procura della Repubblica.
L’A.A.M.S. avrà un pochino da fare per giustificare l’abbandono, se non il boicottaggio, del nostro settore. Le riforme indispensabili per le scommesse ippiche sono nei loro cassetti da mesi e mesi, nonostante i Dottori dell’Agenzia dei Monopoli avessero promesso che in pochi giorni le avrebbero attuate. La promozione, che ci risulta per legge dovere di A.A.M.S., non si è mai vista se non per i giochi in concorrenza con la scommessa ippica, e le agenzie di scommessa inadempienti, che dopo essersi fatte abbonare minimi garanti e canoni televisivi, non si sono sognate lontanamente di sanare i residui debiti nei confronti del Sistema Ippico, hanno continuato impunemente a fare i propri comodi, alla faccia di un settore che stava affondando con il beneplacito di A.A.M.S. stessa.
Per ciò che riguarda le possibilità di salvezza, credo di poter affermare che la via sia quella indicata da tempo sia da Assogaloppo che da A.G.I.T. e F.I.P.T.: un decreto che imponga lo spostamento di risorse economiche da altri settori della scommessa per un rilancio che poi, unito alle riforme già pronte nel “Piano Industriale” ed a una promozione adeguata ridarebbero slancio al nostro mondo che, altrimenti avrebbe i giorni contati. Non si tratta di “accanimento terapeutico”, ma di una via percorribile: l’unica finora prospettata”.























.jpg)



