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Lo show di Dublino mi ha confermato che le fiere, il commercio, lo scambio, la compravendita di cavalli passano sempre dalla loro bellezza che, nella macchina cavallo è funzionale.
Passano dal lavoro di selezione dell’allevatore e dalla sua capacita’ di relazionarsi con il mercato. Passano dai cavalieri che li sanno addestrare. Non ho visto a Dublino un solo cavallo mal ferrato o mal vestito o mal presentato. Nessuna imboccatura non classica.Tutto dolcissimo con un pubblico competente.
Caro Direttore, Maria Lucia Galli, grande scrittrice di cose equestri, ha firmato un articolo,pubblicato sul sito Cavallo2000, che mette in discussione il sistema che presiede alla formazione dei giovani cavalieri sul piano culturale e pedagogico. Viene messo sotto accusa l'agonismo esasperato, responsabile, a Suo parere, dello sviluppo di personalità squilibrate e del tradimento del sogno infantile che aveva avvicinato molti ragazzi al cavallo...
Caro Direttore, avvengono alcuni fatti nel mondo equestre che sono fuori da qualunque logica. Sono molti anni che la crescita dei tesserati è più fittizia che reale: è stata enfatizzata prima con l’allargamento della federazione a tutte le discipline equestri e poi con le patenti ludiche. Ma il numero dei tesserati che svolgono un’effettiva attività agonistica non è aumentato in modo significativo...
Caro Direttore, vengo dalla scherma, lo sport di maggiore successo e ne conosco le ragioni: poche società ma ben strutturate. Tutte offrono, ad un prezzo contenuto, dei maestri molto qualificati,la possibilità, nella stessa società, di frequentare atleti di alto livello, infrastrutture adequate....
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