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Domenica 6 ottobre, presso lo storico Real Club de Polo di Barcellona, si è disputata la finale della prima Longines League of Nations, evento di altissimo livello al quale hanno preso parte 8 squadre di salto a ostacoli, tra le migliori del mondo: Brasile, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera, Stati Uniti e la Spagna come paese ospitante.
Gli olandesi lo vantano come il più grande e attivo porto del mondo, un primato però, quello di Rotterdam, spesso contestato da altri scali. Indiscutibile è invece il notevole spessore agonistico della Coppa delle Nazioni che si è tenuta venerdì nella città del delta del Reno...
Dall’Ufficio Stampa FISE abbiamo ricevuto e riportiamo il commento del selezionatore azzurro Marco Porro al risultato della prima giornata della FEI World Cup Final a Barcellona.
Piergiorgio Bucci su Cochello entra a far parte della rosa dei cinque azzurri che prenderanno parte alla Finale della FEI Nations Cup di salto ostacoli, che si svolgerà a Barcellona in Spagna (27 settembre/1 ottobre).
Marco Porro, selezionatore FISE del salto ostacoli azzurro, ha seguito i suoi cavalieri impegnati nel Global romano al Circo Massimo. Lo abbiamo intervistato a fine manifestazione.
Hai scelto il quinto per Barcellona?“Ho le idee molto chiare, ma la comunicazione ufficiale, su colui che completerà il quintetto azzurro di Barcellona, sarà data dopo il 18 settembre, come già annunciato dalla Federazione”.“Se alla FISE bisognerà cambiare, io ci sarò”. Colombia, Barcellona, Santiago del Cile, Roma, non è il quadrilatero della droga ma le tappe di un vero uomo di cavalli, Duccio Bartalucci, che del salto ostacoli oltre che una professione (prima come cavaliere, poi come tecnico) ha fatto un percorso di vita.
"Per il quinto binomio a Barcellona valuterò qui al Global le prestazioni degli italiani. Della partita potrebbe essere anche Francesca Ciriesi con la sua Cape Coral che ha migliorato notevolmente quei valori per i quali i nostri veterinari ne avevano sconsigliato l'utilizzo agli Europei di Milano".
Il mondo è già così pieno di croci che alzarne altre ed inchiodarci Emanuele Gaudiano o Marco Porro per la disastrosa finale degli Europei di San Siro, è antisportivo e soprattutto inutile.