Salto ostacoli - Profumo di Giochi
Gli olandesi lo vantano come il più grande e attivo porto del mondo, un primato però, quello di Rotterdam, spesso contestato da altri scali. Indiscutibile è invece il notevole spessore agonistico della Coppa delle Nazioni che si è tenuta venerdì nella città del delta del Reno, una spettacolare gara di salto ostacoli che - oltre a definire gli 8 Paesi della finale mondiale di Barcellona - ha messo in luce, a un mese dai Giochi Olimpici di Parigi, una forte squadra francese.
Il quartetto transalpino (per tre quarti montato su cavalli allevati in patria) ha battuto per 4 penalità quello svedese (medaglia d’oro olimpica uscente) che lo stava surclassando, guidato dall’imbattibile duetto King Edward e Henrik von Eckermann. Un doppio scivolone di Indiana montata da Malin Baryard-Johnsson (la cavalla incappava nell’errore sia al primo che al secondo giro) annullava le formidabili prestazioni di Zuccero con Rolf-Goran Bengtsson e King/Eckermann, ma soprattutto l’inavvicinabile percorso stampato dal biondo figlio di Edward nel secondo round.
La squadra di “chef” Henk Nooren (Amelusina/Simon Delestre, Scuderia 1918 Viking d'La Rousserie/Kevin Staut, Donatello d'Auge/Julien Epaillard, Events Dorai d'Aiguilly/Olivier Perreau) chiudeva a 0 e intascava 230 mila euro di premio. Al terzo posto la Gran Bretagna e al quarto il Belgio che però, per il gioco dei bussolotti (tale è diventata la Lega delle Nazioni FEI dopo la tappa “alluvionata” di San Gallo), non saranno in gara a Barcellona (6 ottobre).