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Torna a Verona la storica “Fieracavalli”, giunta alla sua 126a edizione, in programma da giovedì 7 a domenica 10 novembre prossimi nei padiglioni di Veronafiere. Il claim scelto dagli organizzatori per il 2024 è “bellezza allo stato puro”: e proprio la ‘Grande Bellezza’ del patrimonio equino nazionale costituirà il “cuore pulsante” della kermesse scaligera, come tradizione consolidata in scena al Padiglione 10.
Torna a Verona la storica “Fieracavalli”, giunta alla sua 125a edizione, in programma da giovedì 9 a domenica 12 novembre prossimi: il claim scelto dagli organizzatori per il 2023 è “passione che unisce”, a sottolineare il forte e indissolubile legame tra l’uomo e l’animale che più di tutti rappresenta forza e bellezza.
L’Associazione Italiana Allevatori e Ana equine aderenti alla Federazione Nazionale Associazioni di Razza e Specie, sono stati invitati dagli Organizzatori a rappresentare l’Italia quale Paese ospite dell’edizione di quest’anno. I preparativi hanno preso avvio da qualche settimana in vista della manifestazione che avrà luogo dal 25 al 28 agosto prossimi
Anche all’inizio del secondo decennio degli anni Duemila, il 17 gennaio rappresenta ancora una data da non dimenticare per gli allevatori italiani: si celebra, infatti, in tutta Italia – soprattutto nelle comunità rurali - , la ricorrenza della festa liturgica dedicata a Sant’Antonio Abate, il santo Patrono protettore di uomini ed animali, figura emblematica della fede cristiana e fondatore del Monachesimo.
L’edizione numero 120 della “Fieracavalli” di Verona, tenutasi nell’ultimo fine settimana di ottobre, ha visto ancora una volta la qualificata presenza dell’Associazione Italiana Allevatori-A.I.A., che ha contribuito alla riuscita della vetrina Italialleva del patrimonio equino “made in Italy ” nel Salone delle razze italiane, tradizionalmente allestito nel Padiglione 10 del quartiere fieristico scaligero.
Il Santo patrono di uomini ed animali, Sant’Antonio Abate, è una figura storica che incarna valori tutt’ora attuali, e merita quindi ancor oggi di essere ricordato. Il Santo taumaturgo ritenuto il fondatore del Monachesimo, nato in Egitto nell’anno 251 dopo Cristo, raffigurato nell’iconografia classica con a fianco un maialino e con in mano il bastone a forma di “Tau ” ben rappresenta infatti un esempio di vita dedicata alla riflessione, al sacrificio, all’impegno nel rifuggire dalle tentazioni materiali per orientarsi a virtù quali la Fede, la tolleranza, la solidarietà verso i sofferenti.
Anche quest’anno, e per l’undicesima volta consecutiva a livello nazionale, gli allevatori italiani con le loro famiglie si danno appuntamento a Roma ed in Vaticano per partecipare alle celebrazioni in onore del Santo patrono di uomini ed animali, Sant’Antonio Abate.
La festa al centro dell’XI edizione della “Giornata dell’Allevatore” si svolgerà come è ormai tradizione in tre distinti momenti, nella mattinata di mercoledì 17 gennaio 2018, data che coincide nel calendario liturgico con la ricorrenza dedicata al Santo fondatore del Monachesimo nato in Egitto nell’anno 251 dopo Cristo...Anche quest’anno, in occasione della festa di Sant’Antonio abate, protettore di uomini ed animali, l’Associazione Italiana Allevatori (Aia) terrà viva una tradizione che affonda le proprie origini nella notte dei tempi.
E così sabato 17 gennaio 2015 migliaia di allevatori si ritroveranno, per l’ottava volta consecutiva, di fronte al colonnato del Bernini dove verrà allestita una vera e propria “fattoria sotto il cielo”, con una rappresentanza delle specie animali allevate nel nostro Paese.
La “Giornata dell’Allevatore” sarà ancora quindi un momento di festa e di preghiera...




























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