Trotto, Bellei vince il Terme nel ricordo di Vivaldo Baldi
E' STATA una notte di grande ippica quella di sabato sera all'ippodromo Sesana di Montecatini. Andava in scena il Gran Premio Terme, il primo dei quattro grandi appuntamenti della stagione del trotto nella cittadina termale. E la gente ha risposto, premiando anche la campagna di comunicazione voluta dal nuovo ad di Trenno Stefano Marzullo, che coinvolge un network distampa e tv locali. Si correva anche in nome di quel grandissimo guidatore che è stato Vivaldo Baldi perchè il "prix" dei tre anni che guardano al prossimo Derby è un memorial per un giusto ricordo dell'impareggiabile uomo di cavalli capace di infiammare il Sesana con campioni come Birbone, Crevalcore e The Last Hurrah. Dodici erano i trottatori di scena nella classica fondata nel 1953. Rambo Zs aveva incantato nelle sgambature pre-gara, Rodeo dei Venti era apparso molto tranquillo e voci insistenti di scuderia si appuntavano su Red Baron, guidato da Federico Esposito, enfant du pays per il verde e fucsia dell'ingegner Diego Romeo, un proprietario di cavalli importanti al galoppo che recentemente si è innamorato dello sport del sulky. A vincere è stato Re Italiano Ur, guidato dal maestro d'orchestra Enrico Bellei. Mani d'oro e una visione tattica che pochi guidatori al mondo hanno.
In un gran premio in un tracciato da mezzo miglio come quello del Sesana, quasi sempre decisiva si rivela la partenza. Chi va davanti gestisce l'inerzia della gara. Scandisce i parziali a piacimento. Nell'immediata vigilia della gara molti osservatori individuavano in Red Baron, con il tre il probabile leader, visto che Re Italiano si avviava al suo esterno con il 4. Ma Bellei ha una sensibilità straordinaria nel sentire fin dai primi metri di gara se il cavallo che guida ha lo slancio, la volontà per mettere la propria testa avanti all'avversario sulla prima piegata.
La partenza è una delle fasi piu' emozionanti e adrenaliniche di una corsa al trotto. Nel via con autostart i cavalli si allineano dietro le ali della macchina, che si avvia con velocità progressiva: arrivata al punto di partenza, l'autostart accelera rapidamente e chiude le ali,lanciando i cavalli in corsa, per poi uscire dalla pista. Sono otto-nove secondi per arrivare allo stacco in cui il pubblico segue tutto con il fiato sospeso. Chi va in testa è a metà dell'opera, lo diceva il Pilota Brighenti, uno dei piu' grandi guidatori di ogni tempo. Bellei ha portato il suo cavallo al comando del Terme 2013 e poi sul percorso ha respinto tutti gli attacchi: prima quello di Revolver, che sulla terz'ultima curva si è profilato aggressivo, poi quello di Rodeo dei Venti che ha mosso al passaggio davanti alle tribune. Di fronte c'è stato il tentativo in terza ruota di un tonico Rambo Zs e, infine, respinta anche questa minaccia, sulla dritta finale ha provato Federico Esposito con Red Baron ad agganciare il 'Belleino' e il suo Re Italiano, ma Enrico aveva distribuito con la sua consumata maestria le energie del figlio di Ganymede.
E' scappato di nuovo con dalle tribune, finalmente gremite anche da un elegante pubblico femminile, che si è levato l'applauso convinto, ritmato, di chi si prende la scena perchè imprime il sigillo della classe su una competizione sportiva. Poi l'Imperatore si è volentieri concesso all'intervista di Mirco Frati, il bravo speaker che debuttava in una cronaca di un gran premio - bravo Mirco, ti conoscevamo come speaker dei palazzetti del basket e ci hai guidato in una corsa di cavalli con un racconto emozionante, intriso di passione -e qui Bellei ha rivelato che "A Torino il cavallo non stava bene, lo hanno rivelato le analisi successive alla corsa, lo abbiamo curato e stasera ha di nuovo dimostrato il suo valore. E' un cavallino bravo, lui nei gran premi si è sempre distinto ed io sono convinto che la prossima volta andrà ancora piu' forte. Stasera il piano-gara era disegnato, correndo in pista piccola era fondamentale andar davanti. Ci siamo riusciti e sono soddisfatto di come Re Italiano Ur abbia poi controllato con disinvoltura tutti i vari antagonisti che si sono alternati ai suoi fianchi lungo il percorso". Bella serata con tante innovazioni anche all'ippodromo: visualizzazione delle quote su schermi da 38 pollici, per un'informazione piu' ricca agli appassionati,poi lo Start, il programma delle corse, completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti.
Tanta gente anche al ristorantino del Sesana, nei colori blu e bianco che hanno ammorbidito il precedente arancione e blu' troppo forte per dare quell'idea di sport aristocratico che restano le corse dei cavalli. "Intendiamo investire a Montecatini in termini di comunicazione e di promozione dell'ippodromo - ha spiegato l'ad di Trenno Stefano Marzullo - come abbiamo fatto già a San Siro galoppo in
occasione dei grandi eventi delle Oaks e del Milano. E' fondamentale per Montecatini il focus del Gran Premio nella sera di Ferragosto, per i quali abbiamo in allestimento varie iniziative, e per Milano, alla riapertura di settembre, sentirete parlare sui media, con un format accattivante, sia in fase di lancio che di copertura live dell'evento, per corse di grande tradizione come il Tesio, il Gran Criterium e il Jockey Club".
Trenno ha cambiato passo, è tornata ad avere chiara la sua mission: i suoi grandi ippodromi, Milano e Montecatini, riportati nell'èlite dell'ippica e con un progetto coinvolgente:; cromatismi, tradizione e accoglienza al pubblico. In una parola orgoglio di appartenenza. Una volta era un simbolo di distinzione possedere un cavallo da corsa e poi
vivere tutto il valore sentimentale di un gran premio, la voglia di esserci e di farne qualcosa di straordinario. L'ippica, il cavallo, le grandi corse come un percorso di bellezza. Montecatini è tornata, con il suo ippodromo, le luci accese e lo spettacolo delle corse.

Bellei e Re Italiano Ur in premiazione. Foto Rosellini