Trotto a Trieste. Smeralda Jet ancora regina
TRIESTE. La storia di questo Friuli Regione Venezia Giulia 2014, penultimo appuntamento classico di stagione per i tre anni, è quella del Re e della Regina. Il Re, cioè il derbywinner Sugar Rey, sbaglia in partenza, perde 80 metri e inscena un gran recupero, finendo quarto. La Regina, la napoletana Smeralda Jet che si fregia della corona delle Oaks, parte come una freccia dell'autostart e su un terreno appesantito da oltre due ore di pioggia ininterrotta su Trieste, respinge due attacchi violenti sul percorso. E poi chiude vincendo facile. Una dimostrazione di grande solidità e l'impressione è quella di una cavalla che sa far tutto, tanto da far dire nel post-gara al suo driver Antonio Di Nardo: “sull'ultima curva ero sicuro di non poter perdere”.
Giampaolo Minnucci ha sostituito il trainer Romanelli che era stato dichiarato inizialmente partente sul derbywinner. Un Sugar Rey che ha trovato amaro il ritorno alle origini, ma l'indizio era già nell'orientamento della punta in chiusura di gioco che eleggeva favorita l'altra cavalla nata sulle sponde del Tagliamento, Smeralda Jet.
Allo start Superbo Capar va all'attacco di Smeralda Jet, duello vibrante con addirittura un 29 scarso per i 400. Giuseppe Lombardo spiegava nel dopocorsa che “non riusciva a tenere Superbo”. Di fronte entrava in scena una coraggiosa Shiraz Roc, mentre Bellei faceva risalire Sansone Bar e dal fondo tentava il recupero Minnucci con il derbywinner. Sull'ultima curva Smeralda Jet aveva già chiuso la partita, respinta Shiraz Roc poteva isolarsi al comando e consentire al suo driver Antonio Di Nardo di festeggiare con un successo in gran premio il suo debutto a Trieste.
Sansone Bar terminava secondo, mentre all'interno era Shiraz Roc a salire sul terzo gradino del podio, con al largo la mostruosa rimonta di Sugar Rey, che gli valeva solo il quarto posto. Sul display per la vincitrice 1.59.3, cioè 1.14.1. (p.all.)