RomaCavalli, presentata un'edizione all'avanguardia
ROMACAVALLI (7-10 aprile, Fiera di Roma) si presenta alla sua seconda edizione con un programma arricchito sia dal punto di vista delle iniziative sportive e convegnistiche sia da quello più strettamente legato al numero dei cavalli (2000) e alle iniziative di contorno. Tra le novità da segnalare, un percorso didattico riservato ai bambini delle scuole romane predisposto nelle giornate di giovedì 7 e venerdì 8 e composto da dieci diversi e interessanti step che andranno dallo spettacolo dei pony, alla conoscenza delle professioni ippiche ed equestri, all’incontro con i cavalli e il modo di vivere degli Indiani d’America fino all’ appuntamento con l’etologia.
Paolo Baragli, veterinario ed etologo, racconterà ai ragazzi “il punto di vista” dei cavalli e risponderà alle loro domande aiutato dai pony dell’ASI. Un’iniziativa importante, che finalmente tende ad avvicinare i giovani al mondo del cavallo attraverso una modalità corretta che, coniugando cultura e conoscenza, tende a promuovere rispetto nei confronti del protagonista indiscusso della kermesse romana.
Ma il tema del benessere del cavallo, anche e soprattutto all’interno delle manifestazioni fieristiche, è stato affrontato direttamente dal “general manager” Ferruccio Badi nella conferenza stampa, che si è tenuta oggi, mercoledì 30 marzo, a Roma. “Lo so – ha detto tra il serio e il faceto - che la felicità dei cavalli è starsene al sole in un paddock. E’ però altrettanto importante organizzare manifestazioni che li facciano conoscere al maggior numero di persone possibili per trasmettere a tanti la nostra passione. Romacavalli, nel tentativo di mediare tra queste due esigenze, ha programmato non solo rigorosissimi controlli, affidati al Corpo delle Forestali, ma anche a una commissione etica che garantirà agli animali presenti le migliori condizioni di scuderizzazione e vigilerà sulle corrette modalità di impiego. Sulla stessa lunghezza d'onda l'intervento di Francesco Ruffo della Scaletta che, nella sua veste di subcommissario dell'UNIRE, ha sottolineato come il ruolo dell'Ente debba essere, oltre all'incremento delle razze equine, quello di divulgare la cultura del benessere del cavallo "percepito come centro di emozioni e aiuto per ritrovare quella dimensione del tempo che i ritmi di oggi ci stanno facendo perdere".
Sempre dedicato al cavallo, o meglio all’antica relazione che lo lega all’uomo e che lo pone come elemento fondamentale nel lungo percorso della civiltà , sarà il talk show “Il Cavallo come risorsa sociale” (venerdì 8, ore 14, casa UNIRE) che tra i molti relatori vedrà la presenza del Sottosegretario alla salute on. Francesca Martini, dell’on. Paola Frassinetti Vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e del Senatore Antonio Tomassini Presidente della Commissione Sanità del Senato e Presidente dell’Associazione Parlamentare Amici del Cavallo.
Insomma una manifestazione, quella di Romacavalli, che sembra volersi porre come capofila rispetto alle tematiche, sempre più sentite all’interno del mondo degli appassionati, inerenti il benessere del cavallo e la crescita di una cultura equestre centrata su una modalità di relazione non strumentale con questo nostro antico compagno di vita.
Peccato che in questo contesto la FISE non abbia saputo far altro che proporre, dal punto di vista agonistico, una gara di potenza (chi supererà il muro di 2 metri avrà accesso alla potenza di Piazza di Siena) che è quanto di più “arcaico” e lontano dalla sensibilità attuale tanto da essere abolita nei programmi di molti, prestigiosi concorsi al mondo.