Quando l'autismo comunica con gli animali
L’AUTRICE Della “macchina degli abbracci” afferma: "io riesco a spiegare agli esseri umani, perché gli animali fanno quello che fanno". Non è una affermazione da poco, considerando che la Grandin è una diversa, ma "non tanto diversa" dice "noi autistici riusciamo a pensare come gli animali, e naturalmente anche come gli esseri umani."
Eccoci così, di fronte ad una persona straordinaria e ad un libro che trovo prezioso per due ordini di motivi:
- ci permette di seguire la pista di pensieri osservazioni e comprensioni che vengono da un pianeta vicino, quello dell'autismo che mi ha sempre affascinato perché esprime un punto di vista tanto simile e tanto diverso dal mio da rendere leggere come piume quasi tutte le mie certezze.
- ci regala, una dopo l'altra, chiavi concrete di lettura del comportamento animale, e anche di quello degli animali umani nei confronti degli altri animali. Sono chiavi semplici ma efficaci, alcune sono scorciatoie ovvie, dopo che lei ce le ha indicate, per realizzare una reale pratica di convivenza con gli altri esseri basata sulla comprensione e la tutela del loro benessere.
A chi volesse fare un'immersione in quell'oceano chiamato autismo consiglio per cominciare "Un antropologo su Marte" di Oliver Shacs
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La Macchina degli Abbracci di Temple Grandin – edizioni Adelphi 2007, pagina 400, costo 30,00 euro