Piazza di Siena, una ''città particolare'' a misura di pony e bambini!
Integrazione, educazione ma, prima di tutto, la nascita di un amore. Appena sopra l'ovale di Piazza di Siena, sul verde prato di Villa Borghese, è nata una vera e propria "città del cavallo" formato bambino. Un percorso didattico e formativo, molto divertente. Una serie di attività mirate a creare un primo, ma completo, approccio con il cavallo e il suo mondo.
Un' iniziativa fortemente voluta da diversi reparti del comitato federale, arricchita dalla collaborazione con il C.O.N.I. , il C.I.P. e il Centro di Riabilitazione Equestre Villa Buon Respiro.
"Passo, trotto, galoppo", questo il nome del progetto, si propone di raggiungere obiettivi importanti grazie ad un solo grande protagonista: il cavallo, inteso non solo come animale sportivo ma, in primis, come animale sociale. Un viaggio, un'esplorazione a 360°, che parte dall'etologia per arrivare all'alimentazione, dalla presentazione degli sport equestri alla mascalcia e tanto altro ancora. Un percorso reso ancor più coinvolgente da dimostrazioni pratiche e dalla possibilità di un contatto con l'animale.
Integrazione, abbiamo detto, questa è la prima grande conquista del progetto. A spiegare ai piccoli visitatori tutto quello che c'è da conoscere sul cavallo sono bambini disabili. Un traguardo sociale fondamentale, ai limiti del commovente, reso possibile dai grandi successi ottenuti nel campo dell' ippoterapia e dall’ampia diffusione raggiunta dalle discipline paralimpiche, in grado di regalare un ruolo da protagonista a coloro che solitamente rimangono a guardare.
E' assolutamente incredibile come cambia l'atmosfera in pochi metri: l'agonismo e la competizione che si respirano nell'arena lasciano il passo ad una curiosità genuina, ad una spontanea semplicità che genera, quasi inevitabilmente, interesse e passione. Già dall'ingresso di questa particolare "città" si intravedono da subito simpatici ponyes che non possono non ispirare fiducia ai bambini, i quali, una volta entrati, possono vivere le diverse tappe educative, culminanti con il battesimo della sella, anche questo effettuato, oltre che da un tecnico federale, con l'aiuto di bambini disabili, che di cavalli la sanno lunga.
La Federazione Italiana Sport Equestri ha dichiarato di tenere particolarmente a questo format educativo aperto a tutti scuole e famiglie che, senza dubbio, verrà ripetuto e ampliato sempre in misura maggiore.
Un primo vivaio in cui coltivare, ancor prima di futuri sportivi, nuovi amanti dei cavalli. Perché prima di cap, frustino, speroni, Gran Premi ed equitazione, viene sempre l'amore e la passione per il cavallo da cui, solo dopo, parte tutto il resto.