Piazza di Siena, la Coppa minuto per minuto
LA COPPA DELLE NAZIONI: il cuore batte più forte, la gara più bella, gli orazi ed i curiazi. Meglio qui nell’arena sportiva in sublimazione, che con le armi in mano. La storia, nonostante i tentativi di impacchettamenti vari, pesa. La concentrazione è al massimo. Ripassiamo per i non addetti ai lavori, la formula della gara: vince la squadra della Nazione che nelle due manches commette meno errori. E, per ogni squadra, contano, dei quattro cavalieri che ne fanno parte, i tre migliori di ogni manche…(si scarta il peggiore).
La scelta di Horn per l’Italia: Emanuele Gaudiano su Cocochinsky, Francesco Franco su Cassandra, Roberto Turchetto su Baretto, Juan Carlos Garcia su Bonzai Van de Warande. L’Italia parte per prima, seguita da Svezia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Ucraina. L’ultima volta che l’Italia ha vinto la Coppa delle Nazioni è stato nel 1985, in quell’anno erano in squadra: Graziano Mancinelli, Giorgio Nuti, Emilio Puricelli e Bruno Scolari. L’anno scorso la coppa è stata vinta dalla Germania, nel 2011 dall’Olanda e nel 2010 dalla Francia. Gli anni d’oro dello squadrone italiano, con i fratelli D’Inzeo, Mancinelli ed un bravo “quarto”, sono stati gli anni 60/70. In quei 20 anni: 10 coppe vinte qui a Roma… e se si arrivava secondi o terzi era “onta”, “vergogna”…
Veniamo ad oggi….12 salti, percorso non difficile nel suo insieme. Il n°2 è antipatico, un dritto scuro di poche barriere, controluce, verso il pubblico. Doppia gabbia n° 6, con dietrofront e spalle alla porta, composta da dritto, largo, dritto, dove il cavaliere francese Yves Bost troverà due volte l’eliminazione. Riviera nello stesso identico posto di ieri. Mi dicono 4,80… ai miei passi: 3… Ma!?
N° 10 una difficile gabbia composta da un largo pari ed un dritto, nello stesso diagonale, in dirittura, dopo la riviera a 27 passi. 21percorsi netti su 8 squadre partenti. Doppio netto per Garcia (Italia), Skelton (Gran Bretagna), Deusser (Germania) e Krasyuk (Ucraina). Alla fine della seconda manche tre le squadre con un totale di 8 penalità. Germania, Francia, Ucraina. Parte per primo Beerbaum per la Germania, sono quattro penalità, nel tempo di 40,84. Anche per Delaveau, Francia, ci sono le quattro penalità nel tempo di 41,64. L’unico netto è dell’Ucraino, di nascita brasiliana, Cassio Rivetti, che porta così alla vittoria la sua squadra . L’Italia si classifica 4°, con una bella rimonta, nella seconda manche di fronte alla Gran Bretagna, parimerito con la Svezia, 7° la Spagna, 8° la Svizzera.