Parte da Modena il Campionato delle Stelle 2022
Il Circuito ippico-benefico delle Stelle, nato nel 1988 da un'idea di due giornalisti appassionati di ippica, Alberto Foà e Franco Ligas è senza alcun dubbio una delle rare occasioni in cui il trotto italiano riesce ad uscire dal ghetto autoreferenziale in cui si è praticamente rinchiuso da solo.In principio era riservato ai personaggi di grido poi, per volontà dell'Unire, dal 2009 è stato aperto anche alla cosiddetta "ordinary people" e proprio in quell'anno, l'allora Segretario Generale Riccardo Acciai, istituì anche un Campionato arrivato ora alla tredicesima edizione, le ultime nove delle quali tutte disputate senza frusta.
Molti i cosiddetti vip dello sport, della musica, dello spettacolo, del giornalismo, della moda, della politica e della società civile che hanno accettato di mettersi in gioco e in sulky, da Pantani a Cassani, Chiappucci, Cipollini, Magrini e Moser per il ciclismo, da Andrea Delogu a Sara Santostasi, Barbara Clara, Matilde Calamai, Elisa Alloro e Petra Magoni tra le donne dello spettacolo, da Manfredini, Albertosi, Morello, Cravero, Boniek, Servidei e tanti altri tra i campioni dello sport, da Luca Zaia a Cesare Ercole ed Edoardo Fanucci tra i politici e, ancora, Antonio Maggio e Chiara Canzian tra i cantanti, Bob Messini e Patrizio Rispo tra gli attori, Giuseppe Bellandi, Vito Punzi e Giovanni Aloia tra i sindaci, da Feltri a Sabelli Fioretti tra le firme più prestigiose senza dimenticare Federico Mastria e gli stessi Foà e Ligas, Terraneo e Morelli tra i giornalisti ed alcune bellissime, attrici, ballerine e modelle di talento, ivi compresa l'avvocatessa Elvinia Minnoni eletta quest'anno Miss Cavallo2000.
Il circuito negli ultimi anni è stato anche fucina di nuovi gentlemen (Jessica Pompa, Thomas Manfredini, Fabio Marchino, Nicoletta Danieli, Francesca Consoli, Sarah Bruni, Giuseppe Rizzo, Morelli, Cuglini, Caterina Dami, Pietro Accame, Punzi, Aloia e molti altri) anche di aspiranti allievi (Giacomo Marini, Denise Trinca, Luca Taruchi e Marzio Rosati, tra gli altri), di un paio di driver (Giulia Deschi e Marco Ciarrocchi) e perfino di un allenatore guidatore professionista (Roberto Ruvolo).
L'albo d'oro della manifestazione, che ha conquistato copertine, servizi e paginate dei media e soprattutto aiutato, sostenuto e sensibilizzato numerose cause ed associazioni benefiche, annovera il fantino del galoppo Dario Vargiu, la voce del ciclismo Riccardo Magrini, la campionessa di Trec Irina Pockar, l'imprenditore immobiliare Fabio Marchino, la popolarissima Jessica Pompa, lo stesso Alberto Foà (che di solito non prendeva parte alle finali ma nel 2014, a corto di riserve, per non costringere al ritiro Odra, salì in sulky), il portiere del Torino Davide Morello, la bargirl Giada Settimi, la straordinaria cantante Petra Magoni, il manager della federazione degli artigiani Maurizio Piergallini, la "peperina" Denise Trinca, e per ben due volte (2018 e 2021, quindi campione in carica) l'imprenditore ordinary people Geri Ramadori.
Domenica 19 giugno si riparte da Modena, con al via 12 cavalli in un bellissimo invito confezionato con sapienza da Lucia Pasqualini, insostituibile all'ufficio tecnico del Ghirlandina, ippodromo che grazie alla sensibilità di Alessandro Arletti ed Elena Romanò riesce spesso a organizzare eventi fuori dalla routine.Tra i partecipanti, diversamente dal solito tutti uomini (ma il calendario prevede una tappa riservata alle lady), rappresentanti di diverse regioni: per l'Emilia Romagna, oltre alla riserva Petrit Gjoni chiamato in pista dalla forzata rinuncia di Deborah Vitangeli e all'"immigrato" -dal Piemonte- Manuel Nicora, il solo Bonfiglioli (l'anno scorso vincitore della tappa, pur graziato dalla giuria per essere entrato nei paletti in maniera molto dubbia), mentre dal Veneto arriva Davide Zanetti, dalla Toscana Edoardo Fanucci, Paolo Chiari e Massimiliano Bellè, dalle Marche salgono Maurizio Piergallini, Jody Giandomenico e Riccardo Del Papa e dalla Lombardia scendono Gianluca Cortellazzi e Federico Mastria.
Proprio Mastria, Giandomenico, Zanetti, Gjoni, Nicora e lo stesso Bonfiglioli sembrerebbero in sulky a cavalli di chance, ma in questo genere di prove, oltre al caso, contano decisamente le capacità di guida (e in questo senso i risultati migliori sono finora quelli di Fanucci, Chiari, Piergallini e dello stesso Mastria ma sono da considerare bravi anche Giandomenico, Cortellazzi, Nicora e Del Papa, abbinato ai piazzamenti ma vincitore di rado) e il feeling tra driver e trottatore. Al vincitore andranno 100 punti, 50 al secondo, 40 al terzo, 30 al quarto e 20 al quinto arrivato ma, al di là del risultato, quello che conta è lo spirito con cui gli improvvisati guidatori andranno in pista, con l'obbiettivo di divertirsi e divertire, riportando tutto nell'ambito della passione e del rispetto per i cavalli e la sfida a gara di sport e spettacolo, dove tecnicismi e tatticismi, per una volta, possono -anzi devono- passare in secondo piano.
Un evento da non perdere, una scommessa da vincere, perché, come recita il motto delle Stelle, "darsi all'ippica può far bene"...