Merano, il Cross delle Nazioni a Matin De Clemont
A MERANO il Premio delle Nazioni, spettacolare cross country, apre al venerdì il grande week end all'ippodromp di Maia. Una maratona di 6000 metri con ostacoli come il passaggio di marrana, il laghetto, il liverpool, la diagonale del talus, l'oxer, il verticale. I colpi di scena non mancano per la difficoltà del percorso. Così quest'anno due cadute hanno tolto di scena due dei piu' attesi: al laghetto è finito a terra il fantino del francese Tomcat De Kerser mentre all'oxer è caduta Alba Reale, la principale alternativa al favorito Lutin Des Bordes, in caccia del terzo successo consecutivo.
Dopo l'uscita di scena della femmina di Paolo Favero è stato un altro allievo del trainer meranese, il grigio Matin De Clermont, a prendere la scia del castrone della scuderia Merano che davanti indicava la strada. Alla doppia gabbia in siepi Lutin Des Bordes in avanti seguito da Matin De Clermont poi Ainara, la Contu che aveva recuperato dopo aver stazionato nelle retrovie, quindi l'inglese Shalimar Fromentro. Si andava alla diagonale del talus per poi affrontare il muro che introduce alla parte finale della corsa.
Sulla curva Joseph Vana jr, in sella a Matin De Clermont, decideva di chiedere al grigio della Vama un allungo che lo portava ad affiancare il leader Lutin Des Bordes. Dietro faticavano a tenere il contatto, così i due davanti in aperta lotta sulla piegata finale. In dirittura Matin De Clermont galoppava sicuro verso il traguardo, l'ultimo salto era praticamente una formalità perchè Lutin Des Bordes, con il suo passo monocorde non aveva piu' benzina nel serbatoio per tentare una difesa.
Così il nero-fucsia della Vama ed il training di Paolo Favero al proscenio grazie a questo grigio figlio di Verglas di bella regolarità di rendimento, piazzato sulla pista alle ultime due uscite. La riprova che un Nazioni si prepara anche durante la stagione con apparizioni sul tracciato del cross per registrare la condizione in vista della corsa faro, su un percorso meraviglioso che dalla tribuna di Maia consente una visione fantastica.























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