Ricerca: Data: 09/11/2025 - 3 articoli
TREVISO. Domenica per il galoppo campo centrale sarà il Sant'Artemio, il bel salotto verde nella Marca, che manda in scena i clou stagionali in ostacoli. Al centro la Corsa Siepi di Treviso, giunta alla 22a edizione. La prova ha formula di discendente limitato in siepi per cavalli di 4 anni ed oltre. Capeggia la scala, a 71 chili e mezzo, l'ex francese - ora in giubba Aichner - Winstonpresident, secondo di listed nella stagione meranese, che sarà montato da Jan Kratochvil. Nella parte alta del tabellone un cavallo come Ivo che ha vinto questa corsa nell'edizione 23. In quest'annata l'esperto siepista vanta il titolo della Gran Corsa Siepi di Pisa. Lenka Neprasova, 'la bionda' del nostro ostacolismo, vinse proprio in sella a Ivo la corsa top del Sant'Artemio. Questa volta sarà abbinata a Natam, per Josef Vana senior. Un soggetto che è al rientro ma che nel corso della carriera ha sempre corso bene da fresco. Interessante è la sfida portata dal giovane Bellodam, secondo a Maia della Corsa Siepi dei 4 anni. E' un altro cavallo della formazione giallonera che da qualche stagione domina le nostre corse in ostacoli. Nel bel convegno di Treviso rimandano notevoli motivi d'interesse anche una riuscita edizione dell'Amedeo Duca D'Aosta, il tradizionale cross country sui 4750 metri. E' in campo il dodicenne Brunch Royal che della specialità è stato un campione avendo vinto il Premio delle Nazioni 2022. Isyndur è un giovane uscito dalla scuola talentuosa del polacco Greg Wroblewski, una delle top chance della corsa assieme a quella di Jazzman Du Large e di un Ramuntcho che viene da una proficua campagna meranese. Da segnalare anche il tentativo di Sky Constellation, performer di valore che dopo una carriera di pregio divisa tra siepi e volumi alti approccia anche la terza disciplina, quella del cross a conferma della sua ecletticità e anche della capacità del suo trainer Raffaele Romano di tenerlo sempre in bell'ordine. Il Riccardo Milani è la prova riservata agli steepler, sui 3500 metri. E' un discendente con What About, quattro anni sellato da Raf Romano, che è un secondo di Criterium di Primavera in siepi e che sceglie il Sant'Artemio per il debutto sui volumi alti. Sembra una scelta in proiezione futura, con una probabile destinazione di questo giovane ostacolista di mezzi allo steeple-chase. Arc En Ciel, regolarista egregio, e Occhio alla Penna, che dopo aver corso con i migliori agli esordi nella specialità, si è riproposto a buoni livelli nella stagione di Maia.La corsa è molto equilibrata e tra i cavalli che intrigano ci sono Narval, con Lenka Neprasova ed anche quel Mazinga che in questa categoria può avere qualche chilo in mano. Uragano a 68 chili debutta in ostacoli dopo una carriera in piano da cavallo da handicap di discreta categoria. E' una suggestiva idea di quota.
Un secolo di storia, valori, passione per il cavallo e per lo sport. La Federazione Italiana Sport Equestri ha presentato oggi, sabato 8 novembre, in ArenaFISE alla 127^ Fieracavalli di Verona, il logo che ha accompagnerà le celebrazioni del centenario della FISE (1926-2026). A svelare il logo dei cento anni durante la presentazione, condotta dal giornalista Umberto Martuscelli, è stato il Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Marco Di Paola, con una rappresentanza di Consiglieri federali e Presidenti dei Comitati Regionali. Un secolo di impegno, sacrificio e successi che hanno contribuito a costruire un’identità solida e riconosciuta in tutto il mondo. L’obiettivo della Federazione è quello di dare una forma visiva a tutto ciò che la FISE rappresenta: tradizione, eccellenza, ma anche sguardo proiettato verso il futuro. La presentazione del logo, che sarà utilizzato soltanto nel 2026 per il centenario, è solo la prima di diverse iniziative che la Federazione ha pensato per un 2026 ricco di progetti, che saranno presto svelati, per i festeggiamenti del primo secolo di vita. “La nostra – ha dichiarato il Presidente FISE, Marco Di Paola - è una federazione in piena crescita e in piena salute grazie a tutti gli appassionati, gli istruttori e i genitori che sostengono questa meravigliosa passione. Cento anni è un numero importante e abbiamo voluto realizzare qualcosa di altrettanto importante presentando il logo per celebrare al meglio questo compleanno”.
Al via a Veronafiere un progetto di orientamento e formazione che accende la passione per il cavallo e la trasforma in opportunità di lavoro per i giovani. Oltre 200 i ragazzi coinvolti in due giornate dedicate alla scoperta delle professioni del mondo equestre.Verona, 6 novembre 2025 – Dietro ogni cavallo c’è un mondo fatto di competenze professionali antiche ma ancora piene di futuro. Maniscalchi, sellai, tecnici di scuderia, a cui si affiancano oggi operatori per ippoterapia ed equiturismo, sono figure chiave di una filiera in evoluzione. È da qui che prende forma Horse Future Hub – Arti e Mestieri, il nuovo progetto di Veronafiere in collaborazione con Orienta Verona, che nella giornata inaugurale della 127ª Fieracavalli rende il quartiere fieristico di Verona un laboratorio di orientamento e formazione per studenti delle superiori e aggiornamento per docenti.Il programma, articolato tra giovedì 6 e venerdì 7 novembre, coinvolge oltre 200 ragazzi e 25 professori delle scuole di Verona e provincia e li accompagna in due percorsi tematici alla scoperta delle opportunità di lavoro nel settore equestre, raccontate e mostrate dai suoi protagonisti. Il primo è dedicato alle professioni artigianali e tecniche: la mascalcia (rappresentata da Unione nazionale operatori mascalcia), la selleria (Selleria Equipe), l’attività del groom (Equi 2000), la calzoleria e i mestieri antichi (ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste), e la produzione di speciali mangimi e foraggi per il cavallo sportivo (Guidolin Horses). Il secondo approfondisce gli ambiti legati a servizi e sociale: equiturismo (a cura di Natura a Cavallo), terapie assistite con gli animali (We animal), modalità di preparazione del campo di gara, fino all’importanza della coreografia nella regia delle competizioni equestri (APS Horse Valley).«Horse Future Hub vuole contribuire a colmare il mismatch tra domanda e offerta nel mondo del lavoro, accendendo la curiosità per mestieri poco conosciuti ma ancora richiesti. – spiega Barbara Ferro, amministratrice delegata di Veronafiere –. Crediamo fortemente nel valore di offrire esperienze vere e coinvolgenti come alternativa al digitale, e vogliamo farlo aprendoci sempre di più alla partecipazione attiva alle nostre manifestazioni. Si tratta di un progetto che rafforza l’impegno sociale di Veronafiere nel fornire a ragazze e ragazzi strumenti per costruire il proprio futuro, grazie a un modello di fiera che oltre marketplace diventa job market. Per questo vogliamo gradualmente rendere trasversale questo format a tutte le nostre rassegne, arricchendole di contenuti per dare ai giovani e alle nostre aziende espositrici un nuovo canale di dialogo».L’iniziativa, inoltre, può diventare strumento integrativo di contrasto alla dispersione scolastica, offrendo a chi ha lasciato gli studi l’occasione di riscoprire interesse e motivazione alla formazione attraverso il contatto diretto con un settore molto dinamico come quello equestre. Durante Fieracavalli, infatti, tutti i giovani in visita potranno accedere liberamente alle attività dell’Horse Future Hub, anche al di fuori dei percorsi guidati per le scuole.Per Elisa La Paglia, assessora alle politiche educative e scolastiche del Comune di Verona, «Horse Future Hub è un progetto che dimostra la forza della rete tra Comune, Veronafiere e Orienta Verona, la realtà più qualificata per la didattica orientativa che riunisce 97 scuole e istituti del territorio. Si tratta di un’esperienza unica per i ragazzi, che possono scoprire nuove professioni legate al settore equestre, ma anche un’occasione formativa per i docenti, che si aggiornano su un mercato del lavoro in rapido cambiamento. Ringrazio quindi Veronafiere per questa opportunità preziosa per la nostra comunità».«L’orientamento non è solo una tappa, ma un percorso che dura tutta la vita – dichiara Laura Parenti, del coordinamento di Rete Orienta Verona –. Con il progetto ‘Arti e Mestieri del Settore Equestre’ vogliamo avvicinare i giovani alle professioni del futuro, valorizzando le radici del nostro territorio e offrendo esperienze concrete. Crediamo che il connubio tra tradizione e innovazione, tra scuola e mondo del lavoro, sia la chiave per aiutare ogni giovane a scoprire e coltivare i propri talenti. Solo così possiamo costruire una società inclusiva, consapevole e pronta alle sfide di domani».Oggi a Fieracavalli, alla presentazione di Horse Future Hub – Arti e Mestieri, oltre a Ferro, La Paglia e Parenti, hanno preso parte Ivano Dalle Mese e Tania Rigon di Selleria Equipe Spa, Enrico Stefano Falaschi per l’Ordine dei Maniscalchi, e Giuseppe Allegri dell’azienda agricola Equi 2000.
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