''Ma l'Ippica ancora non vede il baratro?''
Caro Direttore, prosegue il cammino verso il baratro. Tutto previsto e tutto (da
altri) pianificato. Le ultime due “novità” sono la mancata discussione e quindi ratifica del commissario governativo Zucchelli, che, semmai avverrà (cosa di cui il sottoscritto dubita fortemente), trascinerà di almeno ulteriori 15 giorni l’inizio degli atti indispensabili a
rimettere in moto l’ippica, e l’assoluta assenza di fondi (anche quelli per liquidare i premi di luglio e quelli relativi al fondo artieri), determinata dalla mancata “consegna” di 85.000.000 da parte del Ministero competente che, così, lascia l’U.N.I.R.E. nella assoluta impossibilità di operare qualsiasi intervento economico.
Intanto si corre, si fanno le aste, si lavora nella più totale assenza di segni di reazione da parte di tutti, eccetto ASSOGALOPPO che ha girato l’ Italia, presentando un progetto denominato “TERZA VIA”, che un caro e appassionato amico ha definito “troppo opportuno,
intelligente e condivisibile per essere opportunamente ed intelligentemente condiviso”. Una bozza dalla quale si potrebbe partire, tutti insieme, per rilanciare davvero l’Ippica, ma che, molto evidentemente, va a cozzare contro quel disegno, già in stato avanzato di realizzazione, che ci vuole ridotti ai minimi termini.
L’unico altro cenno di reazione, in tutto il panorama ippico nazionale, è rappresentato da un dossier, preparato con molta cura dall’A.G.I.T. e pronto per essere consegnato alla Procura della Repubblica, nel quale si denunciano vere e proprie truffe operate negli anni scorsi
ai danni del nostro mondo.
Tutto il resto è silenzio.
E’ davvero avvilente, oltre che curioso, incontrare sui vari campi di corsa colleghi che, moderatamente preoccupati, vanno avanti imperterriti, in attesa passiva di non si sa che, quasi come Zombie. Morti viventi che cominceranno ad alzare la voce forse tra un po’.
Quando, ancora una volta, si accorgeranno in ritardo di ciò che è accaduto e correranno come idioti a chiudere la stalla (il box..) quando i buoi (i cavalli..) saranno fuggiti.
Già … i cavalli: però, che peccato!!
FABIO CARNEVALI