Luca Cassottana, e Adamo Martin al Campionato mondiale di tiro a quattro
L’Italia ha partecipato al Campionato mondiale di tiro a quattro 2024 con un equipaggio che fu degno di nota già nell’ultimo Campionato del mondo ai Pratoni del Vivaro di Roma: Luca Cassottana, driver e Adamo Martin, groom, alla guida di una splendida formazione di quattro cavalli di razza.
Abbiamo chiesto a Luca Cassottana le sue impressioni, i suoi sentimenti,i suoi obiettivi alla fine di una prova così altamente competitiva soprattutto per la preparazione indiscussa di alcuni dei partecipanti.
“Rispetto al Campionato mondiale svoltosi ai Pratoni del Vivaro ho potuto rilevare l’accresciuta consapevolezza di tutto l’equipaggio: in particolare i cavalli hanno dato prova di maggiore maturità e preparazione dovuta ai diversi step di formazione ai quali sono stati avviati. I cavalli non sono piu’ gli stessi dell’ultimo Campionato: ne ho cambiati due perchè avevano ciascuno dei problemi, uno in dressage e uno in maratona, L’allenamento continuo, la formazione ad opera di un buon trainer e la forma fisica permettono di porre loro degli obiettivi sempre piu’ crescenti.”“In Italia non si rileva una grande crescita dell’interesse per gli attacchi sportivi, sia per i costi, sia per le poche iniziative che permetterebbero la diffusione della disciplina. Anche coloro che la praticano, tuttavia, avrebbero bisogno di una formazione ad alto livello, adeguata e continua che manca quasi totalmente. Questo permetterebbe di raggiungere piu’ alti risultati.”
Adamo Martin, uno dei due groom necessari per il tiro a quattro, con esperienze in Campionati del mondo, internazionali e di diverso grado in Europa.Rivestono il ruolo di groom Veronica Sedran, sempre presente in maratona con Adamo Martin e Carlotta Veglio.
Abbiamo chiesto ad Adamo come concilia la sua intensa vita lavorativa con l’allenamento da groom.
“Mi sono sempre occupato di attacchi e non solo dal punto di vista sportivo. Il mio maneggio, oltre la disciplina a sella, mi vede impegnato soprattutto nell’insegnamento dello sport degli attacchi che da qualche tempo viene completato con la tecnica del paradriving, ossia dell’insegnamento ai diversamente abili che possono essere avviati anche solo all’aspetto ludico dell’attacco in passeggiata. Ultimamente la trazione animale è stata utilizzata per la coltivazione dell’orto sociale dove il lavoro offerto a chi è in condizione di disabilità si concilia con iniziative più ludiche come il trasporto in carrozza dei prodotti coltivati fino ai punti vendita.La soddisfazione che mi viene da questa grande attività mi permette di continuare costantemente la mia formazione durante l’anno fino ai grandi appuntamenti come l’ultimo.L’impegno e la formazione pagano: il nostro è stato l’unico team a partecipare per l’Italia ed a piazzarsi in una buona posizione in classifica”.
Un invito dunque a chi di competenza a privilegiare la formazione ad alto livello per permettere all’Italia la legittima ascesa nella classifica mondiale. Grazie a Luca Cassottana e ad Adamo Martin.