Lo spunto/ Quei pesi da gentlemen del Premio delle Alpi, scale troppo alte
MERANO. Sono usciti i pesi del Premio delle Alpi, l'handicap principale da 25.900 euro sul miglio che è una gran bella corsa tradizionale nel meeting in piano di Ferragosto, sul verde smeraldo di Maia. Una 'stampata' che qualche riflessione la merita.
Sono ben 369 i cavalli periziati. Con l'handicap centralizzato attribuire il peso ad un purosangue in qualsiasi corsa è semplice perché si prende il valore del cavallo pubblicato periodicamente, poi si toglie il coefficiente della corsa e la differenza è il peso che quel purosangue porterà in corsa se sarà dichiarato partente.
In cima alla scala dei pesi del 'Delle Alpi' troviamo diversi pesi da corse gentlemen. Tawang 68,5, My Eternal Love 67,5, Starnberg 67,5. Direte: si ma sono anche i primi tre del Premio Bereguardo, la listed di maggio a San Siro e l'appartenenza a quella categoria la devono pagare in termini di resa di chili.
Proseguiamo. White Lips 66,5 (ha vinto in condizionata a San Siro ma nella valutazione incide soprattutto il quarto nel Royal Mares), Mordimi 66, Some Respect 66, Il Grande Gatsby 65.
Andiamo con ordine: Mordimi è il quarto del Presidente della Repubblica e quel peso ci sta. Some Respect ha vinto il Giovanni Borghi a Varese all'ultima con 61 e fa più 5, valutazione corretta per il grizzettiano che è un cavallo estivo e che a Merano difenderebbe il titolo dell'handicap principale. Il Grande Gatsby 65 per un cavallo che forse sconta ancora il fatto di essere un vincitore del Premio Pisa. Status che ne qualifica la qualità ma il valore dovrebbe essere riferito alla forma che, come teorizzava negli anni Ottanta il buon Ettore Pistoletti, è un'entità dinamica. Quest' anno il bellissimo cavallo che vinse per la giubba storica di casa Berardelli il Premio Pisa ha vinto soltanto due condizionate. Che sia a pari peso con un terzo di Ambrosiano come Lord Sakay e mezzo chilo sopra un laureato di Parioli come Vero Atleta non sembra una valutazione corretta.
Il tema che queste considerazioni pongono in evidenza è quello dei pesi da gentlemen per una corsa in piano che è un handicap principale alto, che dunque dovrebbe premiare la qualità. Significa anche aggiungere molto piombo su quella bilancia dove salgono i fantini. Non basta il peso del jockey per fare il peso scritto sul programma. E troppo piombo significa anche dare una corsa dura ad un cavallo. Ci sono allenatori che tengono conto di questa considerazione e non danno partente un soggetto in questa condizione di corsa troppo onerosa. Questa impostazione degli handicap rischia di far si che poi una corsa per cavalli di qualità medio-alta, alla dichiarazione dei partenti si trasformi in una prova con pochi partenti e con qualità del campo medio-bassa.
Nei pesi assegnati per l'HP di Ferragosto a Merano trentatre cavalli porterebbero in corsa 60 chili, si tratta del 10 per cento degli iscritti. C'è una zona intermedia della perizia, quella che va dai 56 ai 54 chili, abbastanza affollata, con 39 cavalli periziati, consistente anche il numero di potenziali partenti della fascia medio-alta (da 58,5 a 56,5), sono 31.
Ma il dato più sorprendente è che ben ottanta cavalli, oltre il 20 per cento degli iscritti, ha un peso favorevole. Una fascia della perizia dove si distinguono i medio-leggeri (cavalli periziati tra 53,5 e 51,5), con 36 cavalli, e i pesini veri e propri, nell'arco che va dai 51 ai 48 e mezzo. Sono ben 44. I quarantasette chili assegnati a diversi soggetti iscritti alla corsa sono virtuali perché non si trovano i fantini che montano a quel peso, dunque un eventuale cavallo partente con quel peso porterebbe un sovraccarico.
Questo che abbiamo descritto è un dietro le quinte che sta nella costruzione della corsa, affascinante per i neofiti e che comunque dovrebbe prestarsi a qualche riflessione per gli addetti ai lavori. Soprattutto a chi decide come vanno impostate le scale dei pesi. Se un handicap principale di alto livello come quello di Ferragosto a Merano dovrebbe premiare la qualità come mai a quei purosangue di una certa classe si assegnano pesi da corse gentlemen che consigliano di restare in box.
Abbassare le scale di qualche chilo, invece di far correre i nostri purosangue con tanto piombo per fare il peso assegnato, sarebbe una soluzione da prendere in considerazione. I siti ippici che lavorano molto bene con i numeri e con studi dedicati alle corse che si sono svolte in Italia negli ultimi dieci e venti anni (Tuttoippicaweb è uno di questi, per esempio) potrebbero essere uno degli interlocutori per un confronto costruttivo sulle nostre corse in piano.
Possiamo parlare di programmazione e di libretti ma supportando ogni ragionamento con dei numeri. Altrimenti restiamo nell'imbuto di una posizione ideologica, settaria dicevano una volta gli abili oratori nell'arena politica degli anni Settanta e Ottanta.






















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