L'ippica piange Raffaele Crudele, mago delle piste
RAFFAELE CRUDELE non è più con noi. Laureato in agraria, nato a Salerno 71 anni or sono, grande tecnico delle piste di trotto del nostro Paese. Nel 1976 trasformò la pista di Agnano da m.800 a m.1000 (il primo G.P. Lotteria in pista da mille metri fu vinto dal campionissimo francese Bellino II).
Appassionato del cavallo a 360 gradi, cultore del Salernitano e del Persano, diventò presidente di giunta al trotto e membro della commissione impianti dell’U.N.I.R.E..
Negli anni ‘90 realizzò la pista di galoppo dell’ippodromo di Siracusa e nel ‘98 trasformò la pista in sabbia del galoppo a pista di trotto.
Consulente di ippodromi per le piste, si occupò del rifacimento di San Siro, Tor di Valle, Aversa, Pontecagnano. Nel 2000 inventò la racchetta di Casarano, trotto e galoppo. Ultimamente aveva realizzato la trasformazione dell’ippodromo di Follonica. (Pasquale Sedia)
Raffaele Crudele se ne andato così, con discrezione, da vero signore quale è sempre stato, ed a me, che purtroppo non sono riuscito neanche ad essere presente ai suoi funerali, è rimasta l’amarezza della dipartita di un altro vero uomo di cavalli, di quelli che con modestia avevano sempre, bastava ascoltarli, qualcosa da insegnarti.
L’ascolto, oggi tutti parlano, pochi ascoltano, pochissimi sono capaci di farsi ascoltare, magari per farci sognare e il dott. Raffaele Crudele era uno di questi.
Un paio di anni fa, mi capitò di acquistare in Calabria, per poche lire, una vecchia fattrice salernitana di mantello grigio, figlia di Incisa di Cappella da Antonio Lepido xx x Ouragan xx, una cavalla con 7/8 abbondanti di purosangue inglese, ne parlai con Raffaele, si entusiasmò, soprattutto quando gli dissi che la cavalla discendeva per linea femminile da Ugolino da Siena, il mitico padre di Posillipo e di Merano.
Mi disse commentando da cavalla: “Ma sai quante salernitane, le migliori, sono finite nel dopoguerra, nella selezione del trottatore italiano.”. E ricordò una cavalla grigia dell’allevamento Iemma, che, di razza salernitana, aveva dato ottimi trottatori.
Poi, ovviamente, parlammo di accoppiamenti, e quando Gli dissi che avevo pensato di farla coprire da un purosangue inglese per arrivare ai fatidici 15/16, Raffaele, si entusiasmò, come sanno entusiasmarsi solo le anime pure e pensando già alla possibile applicazione del puledro, disse: “Pensa, potremmo rivedere un salernitano correre nelle corse per mezzosangue…che soddisfazione.”.
Oggi Raffaele Crudele non c’è più, quel puledro; maschio grigio da Fire of Life xx e Ada X° da Antonio Lepido xx, ha poco più di un anno. Non è un accoppiamento ripetibile in quanto sia il padre che la madre sono morti. Non so se, il puledrino, sarà un cavallo da corsa, come si augurava Raffaele, o soltanto un buon cavallo. Ma Raffaele, lo voglio ricordare così, come un uomo che, al di là delle suo indiscusse capacità e conoscenze tecniche, era ancora capace di emozionarsi per un puledro che, ancora doveva addirittura essere concepito, che, forse sarebbe nato, e che, dal momento che sarebbe stato il prossimo sicuramente sarebbe stato il migliore, quello che sicuramente, intanto, ci avrebbe consentito di dormire poco, sognare ad occhi aperti e…continuare.
Ciao Raffaele, gran signore e vero uomo di cavalli.
ANGELO RETTA