Lega Ippica, il fine e il mezzo
Comunicato della Lega Ippica Italiana: "In questi ultimi giorni, dopo la mancata approvazione del Decreto Giochi che conteneva anche la parte riguardante l’ippica che avrebbe promosso l’istituzione di LEGA IPPICA ITALIANA e le avrebbe affidato la gestione del settore, abbiamo assistito a dichiarazioni prive di ogni fondamento che, con toni in alcuni casi oltre le righe, innalzavano il de profundis del nostro progetto.
Oggi che gli sfoghi sembrano finalmente attenuati vorremmo far notare che quello che è stato fatto decadere non è il Progetto di Riforma ma solo il mezzo legislativo in cui il Governo l’aveva inserito.
Tra l’altro la delega è stata fatta decadere per problemi legati ai giochi e non certo per i contenuti della piccola parte riguardante l’ippica.
Il tempo scorre inesorabile e ogni giorno che passa è sempre più indispensabile un intervento forte e risolutivo che possa permettere il rilancio del settore e noi tutti non ci arrendiamo certamente di fronte ad un inaspettato incidente di percorso.
Il vero fine, cioè la Riforma dell’ippica, rimane sempre estremamente attuale e assolutamente indispensabile per la sopravvivenza del settore.
Il nostro è l’unico progetto attualmente in itinere nel panorama politico italiano e purtroppo non vediamo nessun altro impegnarsi nella ricerca delle soluzioni necessarie, ovvero in quella che dovrebbe essere l’attività più importante, certamente preferibile a quella del denigrare coloro che ci stanno provando.
Il progetto LEGA IPPICA ITALIANA, presentato nella primavera 2012, è stato recepito e condiviso dai parlamentari sia di questa che della passata legislatura, lo testimoniano i vari ddl presenti nelle Commissioni agricoltura di Camera e Senato la cui essenza é stata condivisa da ben tre Governi ed inserita nel percorso della Delega Fiscale.
Il fine, ovvero la Riforma dell’ippica, con i principi ed i valori che hanno ispirato il modello di LEGA IPPICA ITALIANA, sono sempre attuali e molto presto saranno portati a compimento attraverso il mezzo che la politica riterrà opportuno.
Noi saremo in prima fila, come facciamo da oltre tre anni, ad affiancare le istituzioni per difendere e promuovere un’ippica gestita da veri ippici che vengano eletti dagli ippici stessi e non un carrozzone gestito da altri soggetti di qualsivoglia natura.
Un modello di ippica che gestisca i proventi in modo chiaro e trasparente con fondi distribuiti rapidamente e con certezza, senza oscuri intralci e inutili lungaggini, che permetta una seria programmazione e torni a dare fiducia nel futuro.
Ebbene si, il fine, la Riforma, è ben vivo ed attuale e ci batteremo con tutte le nostre forze, oggi ancor più di ieri, per farlo arrivare in porto il più in fretta possibile consapevoli che, nostro malgrado, ora è veramente tardi.
Come sempre saremo disponibili ad illustrare le nostre idee a tutti coloro che vorranno condividerle e discuterle in maniera civile e costruttiva."