LAV e AIDAA sul cavallo morto al Palio di Fossano
LA LAV comunica: "Un altro cavallo vittima di quella che si continua ostinatamente a chiamare “tradizione”, stavolta al Palio di Fossano (Cuneo) che si è corso sabato 23 giugno. Scarne le notizie pubblicate sui giornali, solo che il cavallo che correva sotto i colori del Borgo Romanisio, cavalcato dal fantino Walter Aimar, è morto a fine gara nelle scuderie allestite dietro il Castello.
“Le prestazioni agonistiche richieste a questi animali sono molto impegnative e non è inusuale che la fatica, unita al caldo torrido, possa far collassare alcuni soggetti, anche se allenati. E questo accade perché la smania di vincere spinge i fantini a spronare i cavalli oltre le loro naturali possibilità fisiche – dichiara Nadia Zurlo, responsabile nazionale del settore Equidi LAV - Gli equidi impiegati in queste manifestazioni devono essere dichiarati idonei alla corsa da apposita visita medica, a cura del veterinario nominato dal comitato organizzatore, che deve valutare lo stato di salute generale e l’assenza di patologie in grado di mettere a rischio la vita dell’animale quando pratica attività sotto sforzo. Quanti anni aveva questo cavallo? Che tipo di esami sono stati effettuati dal veterinario prima della gara, essendoci una certa discrezionalità sulle visite, visto che manca un protocollo standard che definisca in modo inequivocabile le prove cui sottoporre i cavalli?”
La LAV chiede che venga immediatamente aperta un’inchiesta per appurare la causa della morte del cavallo, e si riserverà di agire nelle sedi opportune qualora il palio non sia stato organizzato secondo i requisiti previsti dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 21 luglio 2011".
Sulla stessa lunghezza d'onda è la dura presa di posizione dell'AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente) e ha ribadito "che occorrono regole certe accettate da tutti che arrivino a far sospendere anche le gare in via preventiva qualora si accerti che le condizioni generali o particolari (pavimentazione, condizioni atomosferiche, situazioni particoli legate alla singola gara) possano mettere a repentaglio la salute del cavallo".





















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