La Lega Ippica insorge per il rimborso nelle Tris
Il Comitato Lega Ippica Italiana comunica: "Ancora una iniziativa "tecnica" del Mipaaf, che ci lascia davvero molto perplessi e ci porta a chiederci chi possa avere consigliato una nefandezza del genere. Ieri, martedì 4 febbraio, sul sito www.unire.it, è stato pubblicato il Decreto ministeriale n. 7782/2014 “con il quale sono state apportate modifiche al previgente regolamento della corsa Tris e dell'ippica nazionale prevedendo, tra l'altro, indennità di partecipazione alle corse Tris e una diversa ripartizione dei premi al traguardo”.
Insomma, un tentativo per cercare di risolvere uno dei problemi più grossi del momento, ovvero il confezionamento della corsa Tris, troppo spesso fallito negli ultimi mesi. Giusto che si provi a tamponare quella che è ormai diventata un'emergenza, ma il ripristino del “rimborso tris”, seppur più contenuto rispetto al passato, va oltre ogni logica di sportività e meritocrazia e non lo possiamo condividere, soprattutto perché toglie (almeno così lascerebbe intendere il testo) risorse al montepremi della Tris rendendola insignificante.
Chiunque abbia letto il nostro progetto ed abbia, in questo ultimo anno e mezzo, seguito la nostra attività e i nostri periodici comunicati, sa bene qual è la nostra proposta. La ribadiamo, comunque, per chi non la conoscesse: due sole Tris alla settimana con premi consistenti a traguardo, Quinté con formula alla francese e un importante battage per sponsorizzare l'evento, al quale va poi riservata una robusta copertura televisiva. Insomma, vincere una Tris dovrà diventare un grande avvenimento, corrispondente quasi alla vittoria in una prova di gruppo, sia per il premio a traguardo che per la risonanza mediatica che ne potrà derivare. E in questa logica, è facilmente comprensibile che il rimborso Tris non può trovare spazio".