La Lega Ippica "frusta" il MIPAAF e l'ASSI
IL COMITATO Pre-Lega (o Unione) Ippica Italiana comunica: "Lo stop inferto dal blocco della Delega Fiscale, rimandata in Commissione Finanze del Senato lo scorso 4 dicembre e lì rimasta per i motivi che tutti conosciamo, è stato solo una battuta d'arresto ma, ve lo possiamo assicurare, noi non ci siamo fermati e stiamo continuando a lavorare su tutti i fronti. Purtroppo, di questo ne va preso atto, i tempi di quella riforma che noi riteniamo necessaria per la sopravvivenza del settore, si sono inevitabilmente allungati.
"Nel frattempo, quindi, saremo sempre “schiavi del sistema pubblico”, nella fattispecie del Mipaaf e del binomio Catania-Ruffo il quale, in questo 2012, ha fatto il bello ed il cattivo tempo nell'ippica: e, nella migliore delle ipotesi, si è trattato di burrasche e grandinate, con annesse esondazioni ed allagamenti ...
"A proposito di Mipaaf e di ex Assi: le loro colpe sono gravissime, in primo luogo perché da parte sia del ministro che del “nostro” Ruffo, nel corso del 2012 sono arrivate dichiarazioni poi smentite dai fatti e, in più, non è mai stata fatta chiarezza sulla situazione reale, lasciando il settore in balia dei venti. In più, l'Agenzia, i cui componenti assorbiti da Mipaaf costeranno nel 2013 al “sistema ippica” ben 9 milioni e 800 mila euro, solo di personale impiegatizio e dirigenziale (ma per fare che cosa?), non paga i premi agli operatori da sei mesi ed è quindi passibile di denuncia per mancato pagamento, con l'aggravante di una legittima e opportuna richiesta di interessi sugli importi non erogati nelle date stabilite.
"Ma queste sono cose che analizzeremo meglio nei prossimi giorni, ivi compresi l'atteggiamento del tutto inerte di fronte alle riforme (la legge 44/2012 è stata completamente disattesa) e i proclami che si continuano ancora a lanciare e ai quali ormai solo "gli amici di Ruffo" credono. Ora, infatti, ci corre l'obbligo di lanciare un allarme ben più preoccupante: per quanto ci risulta, i soldi del 2013 per ora sono solo promesse e non c'è niente di scritto, se non i costi, ovvero i 9 milioni e 800 mila euro per il personale ex Assi, i 9 milioni per il funzionamento della struttura e, a questo punto, anche gli 8,5 milioni per una mediocre televisione. Dove sta scritto, nero su bianco e con tanto di firma, che ci sono i 108 milioni della 185? Visto che saranno usati per pagare il secondo semestre 2012, ci pare lecito, giunti a questo punto, pretendere delle garanzie... E quando arriveremo a luglio del 2013? Eppure c'è ancora chi crede a Babbo Natale!
"E ancora: ci risulta che Mipaaf ancora non abbia fatto niente dal punto di vista amministrativo per il settore ippica. Chiediamo, quindi, in parole povere ma inequivocabili: esiste già un ufficio addetto a questi pagamenti? Chi sono i responsabili? È tecnicamente in grado, il Mipaaf, considerando ciò che spendiamo per impiegati e struttura (18 milioni e 800 mila euro) di ottemperare dal 2 gennaio al pagamento dei Premi? Da questo punto di vista, occorre fare chiarezza e ci pare legittimo pretendere garanzie, perché non vorremmo arrivare a metà gennaio e sentirci dire, dal solito, mediocre, grigio burocrate che siamo ancora in alto mare e non si possono fare i pagamenti. Questo sì che sarebbe un disastro che il settore non avrebbe la forza di sopportare".