La ricerca genetica statunitense per il futuro del trottatore
L'Associazione del Trotto degli Stati Uniti (USTA), in seguito alle decisioni prese nella riunione annuale del Consiglio di Amministrazione, ha sottoscritto un contratto con l'Università di California (UC) Davis, per un'iniziativa di ricerca genetica sul cavallo trottatore e ambiatore, lo Standardbred. Lo scopo dello studio è consentire la migliore conoscenza dei cavalli, supportare le giuste scelte nell'allevamento e proteggere lo sviluppo delle corse nel lungo periodo.
Ogni cavallo è un progetto genetico. Nel suo DNA ci sono le informazioni sulla sua velocità, la resistenza, i tempi di recupero, le malattie cui è predisposto, e persino i tempi di recupero dopo un grave incidente. Per decenni gli allevatori per prendere le loro decisioni hanno fatto affidamento sui record in corsa, sulla conformazione fisica del soggetto e la qualità dello stallone. Questi elementi hanno sempre avuto una grande importanza, ma ai nostri giorni è necessario scendere più in profondità. Con l'aiuto della genomica equina, si possono prevedere le performance dei prodotti e la gestione del rischio imprenditoriale degli operatori con un livello di precisione che prima non era possibile ottenere.
USTA si è affidata alla UC Davis, uno dei primi istituti di ricerca genetica sugli equini degli Stati Uniti, e forse del mondo. Ha già operato per la migliore conoscenza delle problematiche genetiche in razze come i Quarter Horse e i galoppatori e adesso inizia a lavorare sugli Standardbred. La responsabile della ricerca è Rebecca Bellone, nota professoressa di genetica veterinaria e direttrice del Laboratorio di Genetica Veterinaria di UC Davis. L'attività è iniziata con la raccolta e l'analisi di campioni di DNA prelevati da centinaia di cavalli, grazie al supporto dei dati forniti da USTA e dal contributo volontario di proprietari e allevatori.
USTA opera anche per favorire la ricerca, proteggere l'integrità della razza, assicurare la crescita degli Standardbred nel futuro, utilizzando dati raccolti per decenni : tempi di corsa, registrazione delle genealogie, incidenti. Tali dati aiutano i ricercatori a ricercare modelli in totale autonomia. Le aree di ricerca sono numerose:: 1) Genetica delle andature. Cioè l'analisi dei geni che riguardano l'inclinazione del cavallo a trottare o ad andare di ambio, aiutando gli allevatori a comprendere la possibile andatura dei puledri. 2) Marcatori delle performance. Sono già state individuate varianti di geni connessi all'attitudine a correre su una determinata distanza nei cavalli di galoppo e sarebbe importante riuscire a scoprire se tali varianti - o varianti simili - siano presenti negli Standardbred relativamente alla velocità precoce e alla resistenza nelle competizioni. 3) Salute e rischio di incidenti. Un elemento fondamentale dello sport è costituito dalla ricerca sulla predisposizione genetica ai disturbi del metabolismo e agli incidenti causati da stress, che si potrebbero contrastare con pratiche adeguate di allenamento. 4) Consanguineità e diversità genetica. Le moderne pratiche di allevamento possono concentrare caratteristiche valutabili. Con l'accesso ai dati genomici completi, si potrà misurare immediatamente la diversità genetica per consentire strategie per un allevamento responsabile
L'importanza della ricerca per gli allevatori e gli operatori del settore in generale è evidente: si potrà partire dall'indagine genetica di un puledro e rilevarne le probabilità di successo; l'incrocio tra uno stallone e una fattrice si potrà basare sulla compatibilità biologica; si potranno individuare i puledri precoci e identificare i puledri portatori di geni recessivi di malattie e scartarli dall'attività.
Inoltre dato che il benessere animale è diventato un tema centrale nel rapporto tra le corse e il pubblico, la genetica diventa un elemento chiave di tale scambio. Si potrà mostrare che il settore continua ad allevare responsabilmente, riducendo il rischio di incidenti con l'uso della scienza per promuovere buone pratiche.
USTA ritiene che l'allevamento responsabile, l'eccellenza delle prestazioni sportive e il benessere del cavallo non siano valori concorrenti, ma profondamente connessi tra loro. La ricerca di UC Davis consentirà di fare passi significativi per assicurare che le corse crescano per le generazioni future.
























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