Kevin Staut: il board ijrc al lavoro sulla jumping fei ranking list con focus le coppe delle nazioni
Da quando, oltre vent’anni orsono, è stata istituita la Fei Jumping Ranking List, l’International Jumping Riders Club, che ne ha varato la realizzazione, è impegnato costantemente sull’argomento. Accanto ai tre rappresentanti della Federazione Equestre Internazionale, nell’apposita commissione siedono infatti altrettanti componenti del Board IJRC : il presidente, François Mathy Jr., il direttore, Eleonora Ottaviani, e Kevin Staut.
“ Il funzionamento del sistema di attribuzione punti – spiega Kevin Staut - è di massimo interesse per il Club. Lo strumento indubbiamente funziona ma periodicamente c’è la necessità di verificare cambiamenti nell’attribuzione dei punteggi . Questo accade perché il calendario dei concorsi è sempre in continua evoluzione: ci sono nuovi circuiti e anche importanti appuntamenti in paesi inediti nel panorama internazionale degli eventi top.
Al momento il nostro focus è concentrato sulle Coppe delle Nazioni. La storia ci insegna che questa storica competizione è una gara per quattro cavalieri con caratteristiche tecniche di alto profilo, dove sei chiamato a rappresentare il tuo paese. E questo è ciò che veramente fa la differenza. E’ stato richiesto di verificare il sistema di attribuzione dei punti della Ranking e, quando si sono presentate alternative di prove a squadre formulate diversamente, la soluzione applicata è stata quella di prendere in esame il risultato individuale delle prove.
Quanto all’attuale sistema attribuzione dei punteggi ci sono ovviamente punti di vista differenti perché il Club sostiene e continuerà a sostenere la unicità delle Coppe delle Nazioni”
Tornando ai punti della Ranking, Kevin Staut, nell’esprimere l’opinione del Board, è convinto che ci sia la necessità di intervenire nei confronti dei giovani. “I cavalieri che sono ai vertici del ranking FEI non hanno problemi per scegliere a quali concorsi partecipare ma tutti gli altri certamente sì. Questo non favorisce una movimentazione vivace del Ranking e soprattutto l’arrivo di nuovi cavalieri, soprattutto giovani. I concorsi 4* e 5* continuano ad aumentare e gli “coming up riders” fanno veramente fatica per trovarvi accessoGli CSIO sono gli unici concorsi dove i cavalieri sono selezionati dai capo équipe e dove dunque tutti i meritevoli possono avere l’opportunità di crescere, di mettersi in evidenza e contemporaneamente acquisire punti preziosi per il Ranking. Per questo gli CSIO sono particolarmente importanti per il futuro del nostro sport.
Nella Coppa delle Nazioni di Roma si è visto in maniera eclatante quanta qualità c’è trai giovani con una squadra tedesca sul gradino più alto del podio della Coppa composta per tre quarti da giovani amazzoni”. Oggi più che mai il ruolo del Club, il cui Board è composto esclusivamente da cavalieri che ogni fine settimana sono impegnati in concorsi 5*, è quello di guardare anche fuori dal ristretto microcosmo che è l’alto livello.
Per garantire un buon futuro al nostro sport è necessario far più attenzione alla meritocrazia. Noi siamo il Graal del Jumping, la punta della piramide di un sistema che deve funzionare dalla base in maniera coerente – aggiunge Staut. Questo a cominciare dalla visibilità che il nostro sport ha fuori dal mondo degli addetti ai lavori. Al momento attuale, pensando ad una comunicazione accessibile al grande pubblico, c’è grande confusione con continue sovrapposizioni di importanti eventi. Sovente ci sentiamo dire che siamo gli attori di uno sport stupendo dove però, in un bouquet di appuntamenti top, il pubblico generalista non riesce ad individuare le figure dei grandi protagonisti. E ciò non fa certo bene alla diffusione del nostro sport. E’ necessario che ci sia una armonizzazione trai concorsi di alto livello. ”.