Ippoterapia, in Liguria proposta di legge del PdL
IN LIGURIA il PdL ha presentato una proposta di legge per riabilitazione con l’ausilio del cavallo. “Nel Far West lasciato dal vuoto normativo, la nostra proposta di legge aiuta le famiglie dei disabili nella ricerca del centro di ippoterapia più qualificato”. Bagnasco e Garibaldi, i due primi firmatari, per la stesura hanno lavorato insieme alla Consulta regionale per la tutela dei diritti della persona handicappata.
«Tutto ciò che può far bene a chi soffre di disabilità fisiche e motorie deve essere fatto al meglio, deve garantire il massimo della qualità e dell’efficienza». E’ questa considerazione che ha mosso Roberto Bagnasco e Gino Garibaldi, i due consiglieri del PdL, primi firmatari delle proposta di legge “Disposizioni in materia di terapia per mezzo del cavallo e attività assistita dal cavallo”.
«Non è possibile lasciare un’attività così importante per la riabilitazione in un vuoto normativo, in una sorta di Far West non regolamentato. - dicono i due consiglieri – Noi con questa proposta vogliamo colmare il vuoto e aiutare il disabile e la sua famiglia a compiere una scelta qualificata, ad optare per la soluzione il più professionale possibile».
Nella stesura della proposta ha avuto una parte importante la Consulta regionale per l’handicap che ha collaborato con suggerimenti e precise indicazioni. Il lavoro tecnico e scientifico per la stesura del testo è stato seguito dalla Dr. Federica Buonpensiero e dalla Dr. Paola Marinari, entrambe specializzate in riabilitazione equestre.
I due consiglieri sottolineano che l’ottenimento del marchio di qualità da parte dei centri equestri, secondo la proposta di legge, avviene sulla base di criteri rigorosi, ma con un procedimento snello: se ne occupa un Comitato tecnico di esperti che non ricevono alcun compenso. L’attuazione dell’intera legge non prevede alcun onere finanziario per la Regione o per altri enti pubblici e, dunque, non necessita di alcuna copertura finanziaria.
Concludono Bagnasco e Garibaldi: «Non escludiamo per il futuro il convenzionamento con l’Asl, al momento non previsto dalla nostra proposta di legge che speriamo venga condivisa e arricchita dalla maggioranza e dalla Giunta».