
qui sopra e sotto cliccando due momenti della manifestazione nelle foto di Stefano Grasso per cavallo2000
Ippica in piazza a Roma, due feriti e mani vuote
L'IPPICA ITALIANA (o meglio le sue sigle e i loro rappresentanti) c'era quasi tutta questa mattina in Via XX Settembre a Roma per la manifestazione di protesta davanti al ministero dell'economia. Quasi tutta perchè si sono verificati imprevisti di vario tipo: il pullman di Torino si sarebbe guastato a Firenze, pullman provenienti dal Sud sarebbero stati fermati dalla Polizia sull'autostrada. Il condizionale in questi casi è d'obbligo essendo le informazioni, per evidenti ragioni, poche e non facili da verificare nella grande confusione dell'evento.
Partita lenta, anche per i vari disguidi cui facevamo cenno, la manifestazione è venuta via via “riscaldandosi” tra cartelloni, slogan roventi, uova lanciate contro le mura del ministero e varie esplosioni di bombe carta (una delle quali ha colpito un autista dell'Atac che è finito all'ospedale per una ferita a un piede). Prevedibile la risposta della Polizia (lievemente ferito un funzionario) che ha effettuato alcune cariche con l’intento più di calmare gli animi (ammesso che le cariche possano sortire un simile effetto) che di disperdere i manifestanti.
Un tira e molla che è durato circa quattro ore: il tempo necessario a far sì che gli otto rappresentanti selezionati dal settore per andare a parlare con il Ministro (in realtà sono stati il Sottosegretario Vieri Ceriani e il consigliere Volpe) varcassero nuovamente il portone del Mef per comunicare alla folla i risultati ottenuti che…..non ci sono stati.
Un bottino magrissimo quello portato a casa dagli ippici. Confermata la disponibilità dei 30 milioni (prelevati dai fondi disponibili per il corrente anno) annunciati ieri dal MIPAAF e dal MEF, soldi che però non saranno realmente utilizzabili prima della fine del mese (bene che vada). Il problema infatti è che per mettere mano ai contributi previsti per il 2013 occorrono nell’ordine: un decreto e un successivo adeguato passaggio alla Corte dei Conti. Insomma un iter burocratico degno del vecchio proverbio…..campa cavallo!
Il motivo è presto detto. I 30 milioni sono un anticipo sullo stanziamento previsto per il corrente anno (la buona notizia è che nel 2013 il settore disporrà di 250 milioni, 108 dei quali provenienti da un prolungamento della famosa legge 185), poiché, non essendo stati ancora approvati i bilanci dell’ex Assi (nonché ex Unire) degli ultimi due anni, è praticamente impossibile accedere a quei fondi.
Insomma nella realtà un nulla di fatto tranne la consolatoria e vogliamo sperare (la speranza, si sa, è l’ultima a morire) efficace istituzione di un tavolo permanente di concertazione sulla riorganizzazione del settore, dei giochi e… chi più ne ha più ne metta. Prima riunione l'11 febbraio.
Il dato di fatto è che il settore è allo stremo e un mese ulteriore di attesa, in queste condizioni, può rivelarsi un ostacolo insormontabile. Qualcuno oggi commentava “è paradossale dover manifestare per accedere ai nostri soldi, quelli che l’ippica ha quotidianamente prodotto attraverso le corse e quindi il gioco”.
E’ paradossale sì, anche perché su quelle corse e su quel gioco lo Stato ha già trattenuto quanto a lui dovuto. Difficilmente gli operatori potranno continuare a correre (e quindi a investire anticipando i costi) in queste condizioni. Ora la partita torna nelle loro mani e speriamo che sappiano trovare una risposta efficace e soprattutto uno straccio di unità.

qui sopra e sotto cliccando due momenti della manifestazione nelle foto di Stefano Grasso per cavallo2000






















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