''Ippica: i soldi non bastano, servono le riforme''
Caro Direttore, dopo aver letto l'intervista del Ministro Catania sul quotidiano Libero di oggi,essendo sempre stato presente alle riunioni con lo stesso presso il MIPAF le mie riflessioni non possono essere che queste. Il Ministro riferiva agli addetti ai lavori che ci sarebbe stata da parte sua e dei suoi collaboratori un impegno a presentare un DL ove fossero contenute le proposte fatte dalle categorie e da AAMS che riguardavano le riforme da applicare per un rilancio del settore e la ripartenza dell'ippica (la sua domanda a tutti fu "vado per le riforme o per richiedere la legge 185?")
Nelle riunioni seguenti tutte le categorie hanno portato la proposta per il rilancio. Rimango sbalordito nel sentire dire dal ministro Catania (sempre stando al quotidiano Libero) che le categorie chiedevano ulteriori soldi,ma non e' cosi... Si chiedevano i soldi che ci hanno sottratto,ovvero i famosi 100 milioni di euro della legge 185 presenti nella previsione di bilancio e successivamente dirottati dal ministro Romano non si sa dove (vd anno 2013 2014 esistenti ancora)
La priorita' per il rilancio del settore ippico è definire immediatamente le riforme sulle scommesse ippiche uniformando le stesse al pari delle altre, la ristrutturazione della nuova UNIRE e degli ippodromi, le nuove regole , il segnale televisivo. Questo concordato a un tavolo con una delegazione che rappresenti le categorie come da richiesta fatta.
Da questa situazione non si puo' che evincere che senza tutto ciò andranno alla deriva un'intera generazione di lavoratori del settore e l'animale cavallo.
ROBERTO FATICONI























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