Il trotto ha un record: il Derby del nulla
IL DERBY 2012, rischia di passare alla storia come il derby del nulla. Domenica prossima l’ippodromo di Tor di Valle vivrà l’Evento, per altro supportato da due altre grandi corse come il GP Turilli e le Oaks, ma un record negativo è già stato stabilito. Fatti e non chiacchiere. Non sono in calendario un appuntamento d’obbligo come la conferenza stampa di presentazione e il pranzo all’ippodromo. Non programmata una congrua copertura televisiva (extra Rai) come avviene in tutta Italia per gli avvenimenti di spicco. Non è pianificata alcuna campagna promozionale per cui è forte il rischio che il Derby-day finisca come il giorno delle batterie eliminatorie quando in tribuna c’erano solo…..pochi intimi.
I motivi? E’ presto detto. La società che organizza le corse è in liquidazione e ad essa dovrebbe subentrare una nuova società ( gruppo Parnasi) della quale però al momento attuale non si hanno notizie concrete. La stessa società organizzatrice ha ricevuto dall’Assi ( ente che governa l’ippica) l’annuncio formale della scadenza di ogni convenzione. La quale Assi dal canto suo è stata recentemente abolita da una legge dello Stato. A coronamento di tutto ciò va anche tenuto conto della grave crisi finanziaria che sta mettendo l’ippica in ginocchio.
Sono stati molti i lettori di Cavallo2000 che mi hanno chiesto quale fosse il motivo per il quale non avessi mai preso la penna in mano per commentare quanto accaduto negli ultimi mesi. Il motivo principale è che, dopo una lunga protesta che si è conclusa sostanzialmente con un nulla di fatto, mi è sembrato che gli ippici si siano come adagiati nella routine, incapaci di trovare le energie per presentare un progetto di rilancio che fosse il frutto di una scelta unitaria e condivisa.
Derby del nulla, ovvero la punta dell’iceberg dello stato di degrado generale in cui versa la maggioranza dei nostri ippodromi. Andremo a Tor di Valle e sarà d’obbligo ringraziare i suoi lavoratori che in quest’ultimo periodo si stanno dimostrando come la massima espressione del volontariato.
Dal momento che l’ippica continua, malgrado tutto, ad essere sempre uno sport, la speranza è che anche il Derby 2012 possa laureare un cavallo capace di lasciare il segno nella storia del trotto.