Giornalismo e Ippica piangono Beppe Berti
GIORNALISMO e ippica sono in lutto per la morte di Giuseppe Berti. Aveva 83 anni e si è spento la sera di giovedì 29 aprile al Policlinico di Roma. Da molto tempo lottava contro un male inesorabile che non gli impediva però di essere sempre presente a Tor di Valle in occasione dei gran premi. Era entrato molto presto nel giornalismo (si vantava di essere stato il più giovane "praticante" d'Italia) e aveva cominciato come resocontista parlamentare del Giornale d'Italia. Era poi passato alla Rai, dove aveva compiuto tutto l'iter professionale prima in radio e poi in televisione, dove era succeduto a Maurizio Barendson quale capo dei servizi sportivi del Tg2. Ha vinto il Premio Saint Vincent nel 1980, il Premio Ussi per la televisione nel 1981 e nel 1987 gli è stato assegnato il "Microfono d'Argento". Amava le corse dei cavalli, in particolare il trotto, e anche la scommessa sana. Era stato tra i primi a scrivere su Cavallo 2000 (la versione cartacea della nostra Agenzia di stampa negli anni '70) e aveva curato varie pubblicazioni tra cui "Italiani a cavallo", opera pregevolissima realizzata insieme a Giulia Pezzella per celebrare i 70 anni dell'Unione Nazionale Incremento Razze Equine. Altro suo libro, innovativo per i tempi, è stato "Professione Cavallo" uno dei primi testi nei quali si è parlato del cavallo a 360 gradi. Era proverbiale il suo entusiasmo per un vincente azzeccato, era di grande spessore la sua conoscenza del mondo dei cavalli, era altrettanto indiscutibile la sua capacità di essere maestro di giornalismo per i giovani (da antologia alcuni documentari da lui realizzati sulla Formula 1).
I funerali si svolgeranno alle ore 10.30 di lunedì 3 maggio nella chiesa Gran Madre di Dio a Roma (Ponte Milvio).
La redazione di Cavallo2000 si unisce al cordoglio unanime nel porgere alla famiglia le più affettuose condoglianze.























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