Galoppo a Roma grandioso rientro di Ransom Hope
LA RIUNIONE autunnale di Capannelle ha un pregio: anche nei martedì prevede sempre qualche corsa per buoni cavalli. Ed erano performer di livello quelli al via della condizionata sui 1400 metri di pista piccola intitolata alla campionessa degli anni '70 Orsa Maggiore. Un plateau da listed con dentro un vincitore del Premio Parioli come Libano, un laureato del Premio del Piazzale come Le Vie Infinite, un secondo del Premio Natale di Roma e quarto anche nel Premio Vittadini come Ransom Hope, ai quali si aggiungevano uno come Starry Martino che ha incrociato i guantoni con i migliori milers e una freccia di dirittura, e quel Laddove che un maestro come Gasparini dirottava su un percorso, i 1400 di pista piccola, nelle corde di un flyer in campo con il vantaggio di essere già rientrato.
Una gran bella corsa che ha appagato i cultori del turf. Libano è andato subito a condurre, seguito da Starry Martino, Laddove, Filly, Marvi Thunders, Le Vie Infinite, Kiss Style e Ransom Hope. Così all'ingresso in dirittura con Starry Martino che passa su Libano, attaccato da Laddove, all'interno Le Vie Infinite. Ma ecco che all'esterno Cristan Demuro, che tempismo che senso del traguardo amici per questo nostro leading jockey, preparava il volo di Ransom Hope. Eccolo il baio in giubba biancoblu dell'Allevameno La Nuova Sbarra. Scatta al largo di tutti, un'azione ampia, una falcata che copre metri e lo fa in totale souplesse. Passa facile il figlio di Red Ransom, fresco stracorre sempre. Da qui si prenota un posto alle gabbie del Premio Piazzale a San Siro o in alternativa del Premio Ribot, la corsa in neretto ancora qui a Capannelle.
La Nuova Sbarra, l'allenatore Riccardi i cui effettivi vanno a mille. Abbiamo bisogno ancora di sogni. Bene così con il Ransom. Prima o poi una corsa all'estero gliela troviamo. Se la merita, al tondino rubava l'occhio. Secondo, ecco il cammeo di Gasparini, un Laddove tonico, che alla prima in curva risponde alla grande, conferma il suo valore di performer dal rendimento eccellente. Da Pisa quando il trainer con il sigaro fa salire un purosangue su un van per la trasferta non è mai a caso. Terzo è Starry Martino, ancora una bella corsa senza l'acuto, magari.
Tutto sommato era venuta bene al bottiano, un Libano non prontissimo gli aveva presto ceduto il passo. Il tondino, tuttavia, aveva detto che Starry non era ancora all'ultimo buco. Verrà avanti per San Siro o ancora per il Ribot.
Quarto Kiss Style, esemplare, il cavallo piu' regolare delle Capannelle, 9 volte su 10 al marcatore negli ultimi 12 mesi. Sugli scudi, comunque, Ransom Hope, dominatore con un volo maestoso di questa corsa di lusso per un martedì. Chapeau al programmatore di Capannelle. C'è ancora chi lavora bene per coniugare cavalli e spettacolo. Le corse possono essere ancora belle. Il turf è cultura, va alimentata con la professionalità, la passione, la competenza che nasce dallo studio e dal ragionamento. Questa corsa che è stata splendida e lo era anche alla carta, ne è la dimostrazione. Andiamo avanti così. A Capannelle e su tutte le altre piste.