''FISE, un progetto o propaganda elettorale?''
Caro Direttore, come Lei sa sono un assiduo lettore della Sua testata e molto spesso, grazie alla Sua gentilezza, intervengo, con qualche mia opinione, sulla situazione di questo nostro bistrattato mondo equestre. Ultimamente mi ero trattenuto dall'intervenire sulla Fiera di Verona e su alcune iniziative dell'ASSI, e volevo pure soprassedere a dire il mio pensiero sui programmi sbandierati dalla FISE nell'ultima conferenza stampa, ma dopo aver sentito e letto alcuni commenti di tante altre persone, non gliela ho fatta più ed eccomi qui a dire la mia.
Per prima cosa dico che, questo programma, è chiaramente solo un espediente elettorale ed un modo di elargire ancora fondi ai “soliti noti”, oltre che una presa in giro per i proprietari e gli allevatori, che prima o poi si dovranno pur svegliare, sempre in vista delle prossime elezioni.
In secondo luogo, anche se l'iniziativa potrebbe essere valida, non si può costruire un grattacielo partendo dall'attico, ma si deve partire dalle fondamenta: senza rinnovare tutto dalla base, ogni azione risulterà vana e sarà solo un inutile tamponamento alla frana in corso.
Inoltre basta con tutti questi termini stranieri: board, team, stable, coach, governance, etc.. Quelli che vogliamo sentire sono: sviluppo, trasparenza e soprattutto competenza.
Sono anni che dico queste cose e purtroppo so, che finché si continuerà su questa strada di scelte sbagliate, tra altrettanti anni saremo ancora qui a discutere su come uscire dal pantano.
Quindi mi rivolgo a tutti quegli operatori del settore che ogni giorno lottano contro una realtà sempre più dura e difficile, invitandoli ad aprire gli occhi e non farsi prendere più in giro, ma di pretendere di essere ascoltati ed aiutati per migliorare la propria attività ed il nostro bellissimo sport: il futuro dipende da coloro che votano la nostra dirigenza!
Per ciò che riguarda le lamentele, che ho letto e sentito sulla Fiera di Verona, dico che è inutile protestare e poi non fare nulla per cambiare e migliorare le cose. Anche il benessere dei cavalli dipende dalla conduzione generale da parte di coloro, che, invece di sviluppare la cultura equestre e la morale, pensano solo ai propri interessi.
Io penso che l'unico modo per far evolvere tutto il nostro mondo sia quello di creare un movimento di opinione tra tutti i praticanti e gli appassionati per poter intervenire ed influenzare, in modo corretto, le scelte di chi, col proprio voto, può decidere chi ci governerà nel futuro (ormai molto prossimo) e non ripetere più gli sbagli precedenti.
Solo persone che abbiano già dato prova di sana e trasparente gestione e di saper fare le scelte competenti ci potranno condurre fuori dalla palude.
Oggi con Internet è facile mettersi e mantenersi in contatto ed oltretutto credo che testate come “Cavallo 2000” siano ben felici di farci da tramite per esprimere le nostre esigenze e preferenze.
Pertanto invito tutti a farsi vivi, muoviamoci.......... oppure non lamentiamoci più!
Un caro saluto a tutti.
EZIO MARIA CASATI