''Fise, mai più un’assemblea così”
“Mai più un’assemblea così”. Quando Vittorio Orlandi, appena eletto alla presidenza della Fise ha iniziato il suo discorso di saluto e di ringraziamento ai presenti, in un assemblea sfinita dalle attese e dalle file infinite, si è diffuso un anelito di speranza. Effettivamente è ora di trovare un sistema di voto più “umano” e soprattutto più democratico. Una modalità che consenta a tutti di esprimere il proprio voto senza doversi sobbarcare a levatacce impossibili ed a spese eccessive che, spesso, non consentono ai centri più piccoli, o più lontani, di prendere parte a quello che è il momento più alto della democrazia partecipata. Non che questa assemblea sia stata peggiore di altre, anzi va riconosciuto lo sforzo logistico dei responsabili dell’organizzazione. E’ il sistema di voto ad essere obsoleto in una realtà dai numeri significativi ed in un mondo dove ormai domina internet e la telematica. Votare ancora con carta e matita farebbe tenerezza se non determinasse ore di attesa e nervi a fior di pelle dei partecipanti. Auguriamo a Vittorio Orlandi di vincere questa battaglia che non dipende tanto dalla Fise, quanto dal Coni il quale, fino ad ora, non si può dire sia stato molto sensibile al problema.
Assemblea particolare, questa appena trascorsa, non solo per la buona affluenza degli aventi diritto, quanto perché, per la prima volta nella storia della Federazione, si è votato per quattro candidati più…un convitato di pietra. Guardando i numeri infatti risulta difficile non attribuire le 71 schede bianche ( oltre alle 14 che portavano il nome del Colonnello Amos Cisi) ai supporter di Antonella Dallari. Un segnale di disagio e di protesta del quale bisognerà tenere conto, se si vuole andare verso quella pacificazione degli animi invocata dal neo presidente pochi minuti dopo la sua elezione. Una pacificazione della quale tutti abbiamo bisogno al termine di una campagna elettorale lunga e pesante e che speriamo veda coinvolti tutti i tesserati. Non sarà facile perché i lividi di polemiche, insulti e contestazioni sono ancora vivi e presenti. Occorrerà saper ascoltare, mediare e decidere. Un compito non facile.
Vittorio Orlandi ha vinto con circa 1000 voti di distacco da Marco Di Paola (secondo classificato) ma soprattutto ha visto eleggere tutti i consiglieri da lui proposti. Una situazione ottimale per portare avanti il suo programma senza se e senza ma. I tempi sono stretti e diciotto mesi passano in fretta, ci attendiamo e ci auguriamo, quindi che presto inizi ad emergere quel nuovo spirito di rinnovamento che Orlandi vuole ed ha promesso di imprimere alla Fise.

Vittorio Orlandi e L\'avvocato Ravà. Foto Stefano Grasso per cavallo2000