Cheltenham. Commosso congedo di Big Buck's
CHELTENHAM. L’emozioni di Cheltenham corrono veloci. Stati emozionali unici, contrasti e passaggi di un Festival il cui contenitore racconta ad ogni sua edizione, storie, miti e leggendari campioni che si sfidano lottano e poi scendono dal ring, salutati dal tripudio della gente che ringrazia per lo spettacolo meraviglioso del quale sono stati osservatori privilegiati. Il racconto delle Ladbrokes World Hurdle parte dalla sua conclusione, con il dovuto rispetto ed il saluto ad un grande campione come Big Buck’s, che si congeda dalle competizioni dopo undici anni di onorata carriera. Uno status eccezionale con trentanove corse disputate di cui ventitre successi, venti dei quali di gruppo, dieci di primo grado fra cui tre edizioni delle World Hurdle, diciannove vittorie consecutive dal gennaio 2009 al Dicembre 2012, periodo nel quale ha subito il suo primo infortunio della carriera. Il campionissimo di Andy Stewart si arreso proprio nella gara che lo aveva reso celebre al pubblico, terminando onorevolmente al quinto posto.
Paul Nicholls gli ha concesso un ultimo giro al tondino subito dopo la meritata doccia, Big Buck’s si è preso gli applausi e i ringraziamenti dei suoi sostenitori, pur tenendo la testa bassa, quasi consapevole di dover lasciare per sempre il suo magnifico scenario.
Questo è Cheltenham, senza dubbio la più bella manifestazione sugli ostacoli del mondo. Al saluto di Big Buck’s alla gioia di John McManus, che dopo l’en plein ottenuto nella prima giornata nelle Champion Hurdle grazie a Jezki e My Tent On Yours, ha replicato alla stessa maniera con un primo ed un terzo posto nelle World Hurdle, vincendo con il novizio More Of That allenato da Jonjo O’Neill, in sella ancora uno volta lo straordinario Barry Geragthy, davanti alla calda favorita della gara, l’imbattuta Annie Power e il compagno At Fisher Cross. Il figlio di Beneficial è arrivato a questa prova da imbattuto, quattro successi di cui tre nel 2013, ultimo dei quali le Relkeel di gruppo due proprio a Prestbury Park.
Una vittoria quest’ultima che ha convinto il proprio team a credere nella classica di Cheltenham, nella quale il sei anni allevato da Eleanor Hadden , ha saputo sfoderare una perfomance davvero straordinaria. Barry Geragthy, evidentemente consapevole della proprie capacità e delle risorse del nipote di Esprit Du Nord, ha corso costante al fianco della favorita Annie Power, riservandogli per tutto il percorso una marcatura personale, fino all’atto finale della volata, momento in cui More Of That ha fatto a sportellate proprio con l’allieva di Willie Mullins, prendendogli vantaggio decisivo dopo il salto dell’ultimo ostacolo.
Ancora una delusione per il champion jockey Tony McCoy, costretto al terzo posto nonostante la possibilità di scegliere fra i due campioni di John McManus. McCoy che può comunque consolarsi con la splendida affermazione in apertura di programma con Tarquin de Seuil (doppio O’Neill) nelle Jlt Novice’s Chase di primo grado, quindi il doppio firmato da David Pipe e Tom Scudamore, grazie alla vittorie del grigio Dynaste nelle Rsa Chase e di Ballynagour nelle Byrne Group di terzo grado.
Un’altra parentesi meravigliosa da raccontare in chiusura di programma. Robbie McNamara, gentlemen vincitore nel giorno di Mercoledì in sella a Silver Concorde nelle Champion Bumper, ha vinto la Kim Muir Challenge Cup in chiusura di programma, gara nella qualela scorsa edizione John Thomas McNamara cadde spaventosamente rimanendo completamente paralizzato. Un modo splendido per celebrare lo sfortunato cugino Jt.