Cavalli nel redditometro, la FISE si oppone
LA FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) comunica: L’inserimento del possesso del cavallo tra gli elementi di valutazione del reddito – il celebre quanto temuto “redditometro” – costituisce un elemento di grave preoccupazione per il mondo equestre nella sua complessità. La FISE ha deciso di farsi portavoce del disagio condiviso da migliaia e migliaia di suoi tesserati, presentando – con una lettera indirizzata dal presidente federale Andrea Paul Gross ai ministeri competenti – un’analisi-richiesta di riesame di una decisione, più in generale di un criterio valutativo, che può concretamente vanificare le strategie di rilancio degli sport equestri: “Settore – scrive tra l’altro Paul Gross – dal punto di vista numerico a rischio di crisi che, se da un lato è incentivato come attività sportiva ed educativa, dall’altro verrebbe penalizzato da un’impropria imposizione fiscale”.
La lettera è stata inviata contestualmente all'on. Giulio Tremonti, ministro dell’Economia e delle Finanze, all’on. Giancarlo Galan, ministro delle Politiche Agricole, all’on. Alberto Giorgetti, sottosegretario all’Economia e Finanze, e all’on. Francesca Martini, ministro della Salute. Il comunicato è firmato "ste.pe."