Bologna, Zorro Photo vero campione Continentale
UN TRIPUDIO di pubblico festante ha regalato una splendida cornice ai tredici partecipanti al Gran Premio Continentale e alle dodici lady -poi dieci per ritiri dell’ultimora- partenti nel Continentale Filly, perle di un convengo contrassegnato da risultati cronometrici di eccellente livello in tutte le nove corse in programma, con il record della pista proprio nell’ultima.
Una domenica da ricordare questa splendida giornata offerta dal trotter felsino: big event il Gran Premio Continentale, evento seguito in diretta anche dai canali di Equidia, la Tv francese che attendeva con trepidazione la performance italiana dell’apolide Zorro Photo, svedese di nascita, francese di scuola e belga per designazione agonistica grazie alle abili mani di Jos Verbeeck.
Cronaca di una vittoria annunciata, con You Bet Hornilne e Zorro in dibattito aperto per la vittoria sin dalle prime fasi e con Moses Rob a scendere in terza posizone grazie a mossa magistrale del figlio d’arte Giuseppe Luongo. Parziali mozzafiato e poche speranze d’inserimento per i soggetti accampati al largo allorchè You Bet Hornline sciorinava percorso all’avanguardia senza badare a tatticismi e Zorro ne pedinava l’ardore, mentre Moses partecipava al party da spettatore interessato.
Emozioni fortissime in retta d’arrivo, con You Bet in leggera crisi e Zorro pronto a scattare diretto magistralmentre dal “diavolo belga,” che così si aggiudicava il terzo G.P. Continentale di una inarrivabile carriera. Media di 1.13.7 e tanti applausi per i vincitori, ma buone notizie anche sul fronte indigeno per il terzo gradino del podio conquistato dal professionale Moses Rob, esimio regolarista cui manca davvero solo un successo per declinare da campione la sua carriera giovanile.
Emozioni e qualche delusione sul fronte femminile, con Moon Light Bi labile all’epilogo del “Filly” a tutto vantaggio dell’inattesa Mara Op, da poco agli ordini del team Bellei ed oggi improvvisata con classe e grinta da Giampaolo Minnucci stante l'indisposizione di Roberto Vecchione, e di Melania Sf, guidata con sagacia dal bravo Italo Tamborrino, il tutto in 1.13.5.
A concludere la magistrale riunione anche il record dell’anello felsineo: Gustav Diamant, agli ordini di un fiero Roberto Andreghetti, ha abbassato a 1.12 il limite della pista, finora detenuto da Geresto Dei con un decimo in più.