Alpaca, compagni di scuderia davvero speciali. Dal trekking all’alpaca terapia
Quando sentiamo parlare di trekking subito pensiamo a un robusto destriero, a una comoda sella e via, tra boschi e colline! Oggi invece parliamo di un altro animale che non solo è in grado di regalare bellissime passeggiate agli umani che lo scelgano come compagno di escursioni, ma con la sua dolcezza si è rivelato anche un ottimo terapeuta per le persone più fragili con bisogni speciali.
Gli alpaca sono dei piccoli camelidi, ovvero appartengono alla stessa famiglia dei cammelli, ai quali assomigliano, senza però avere la gobba e con dimensioni molto più piccole. Come i cammelli hanno occhi grandi, labbra larghe, orecchie lunghe e nasi prominenti. Si tratta di animali molto antichi: sembra che i loro antenati fossero presenti sulla terra già dieci milioni di anni fa! La più antica testimonianza conosciuta di questi animali risale a circa il 3500 a.C.
Gli alpaca sono famosi in tutto il mondo per il loro pregiato vello, fatto da una fibra ricca e fine, liscia e versatile. È inoltre più resistente del mohair della capra d’Angora, più raffinato rispetto al cashmere e più lucido della seta; più morbido, più leggero e più caldo della lana: privo di lanolina è perfetto anche per chi ha allergie e totalmente inodore.
Chi si è trovato ad allevare questi animali ha scoperto però altre caratteristiche oltre al loro pelo morbido e prezioso, ovvero la loro natura gentile e curiosa, al punto da diventare un animale domestico in molte fattorie familiari e a rivelarsi perfino un ottimo terapeuta nelle case di cura e nei programmi che lavorano con bambini e adulti disabili.
Per scoprire qualcosa di più di più di questi affascinanti animali e del loro versatile utilizzo ho raggiunto una giovanissima allevatrice, Cecilia Scheggi, classe 1994: da 7 anni titolare dell’allevamento Albus Alpaca a Sasso D'Ombrone (Grosseto), in un luogo immerso nella natura.
Come hai conosciuto e ti sei avvicinata a questi animali?
Ho incontrato per la prima volta gli alpaca 8 anni fa all’età di 19 anni in un allevamento italiano dove mio padre mi portò, sapendo della mia passione per gli animali, non mi ero informata molto su questo tipo di animale e non sapevo che aspetto avesse prima di quel momento ma comunque non partii con grandi aspettative. Tutto cambiò non appena misi il piede dentro l’allevamento, un colpo di fulmine.
Perché hai deciso di allevarli?
Mi innamorai prima del loro aspetto fisico ma poi di ogni loro sfaccettatura, un anno dopo mi ritrovavo già con un mio allevamento aperto, 19 femmine gravide e uno stallone tutti presi dall’Inghilterra. Ma ho imparato ad apprezzarli con il tempo gli alpaca. Sono stati i miei maestri di vita e la mia cura, mi hanno insegnato l’impegno, la fatica, la costanza, l’amore incondizionato, e soprattutto mi hanno insegnato a gestire le mie emozioni. Ho iniziato ad allevarli inizialmente per il loro vello estremamente pregiato, ma più vivevo insieme a loro e più capivo che questi animali potevano dare molto di più.
Com’è strutturata la tua attività?
La mia attività è sempre di più in fase di sviluppo con tanti progetti ancora da realizzare
Come funziona un trekking con l’alpaca?
Si tratta di una passeggiata in compagnia dell’alpaca che viene portato con cavezza e lunghina dalle persone che vengono a fare questa esperienza, ed è un momento in cui l’alpaca è il protagonista indiscusso, si cammina per 2 o 5 km immersi nella natura “a passo di alpaca”, che ha un passo lento, calmo e rilassante, grazie al qual le persone possono imparare a pieno tutte le caratteristiche dell’animale, dimenticarsi per qualche ora della frenesia della vita quotidiana, godersi il panorama e connettersi con la natura.
Ci puoi raccontare qualcosa della natura di questi animali e del rapporto con gli esseri umani?
Gli alpaca fanno parte della famiglia dei camelidi, sono i più piccoli e anche i più selvatici di indole perché la selezione dell’alpaca nei secoli è sempre stata incentrata solo a migliorare la loro morfologia ed il loro vello, ma non il loro carattere, perché non era necessaria per l’uomo una stretta collaborazione come può essere con il cavallo. Inoltre l’alpaca è anche una preda, quindi è un animale non semplice caratterialmente se non lo si conosce, perché comunque molto diffidente. Possiedono però un lato della loro natura in contrasto con questo aspetto perché sono estremamente curiosi, ed è lì che si può trovare il punto di incontro iniziale, per poi arrivare alla totale sintonia grazie a un lungo addestramento docile, basato sulla fiducia e il rispetto reciproco.
Quanti alpaca hai?
Al momento in allevamento ci sono 36 alpaca tra maschi e femmine ma siamo in continua crescita grazie alle nascite periodiche che ci sono.
Come hai capito che poteva essere adatti anche per le persone più fragili?
L’ho capito osservandoli ogni giorno in mezzo a persone sconosciute di ogni tipo, sono estremamente delicati nonostante siano animali che possono arrivare ad un peso di 100 chili. Sono calmi, curiosi e molto empatici: entrare in connessione con loro e il loro modo di vivere è di assoluto benessere per tutti, ma ancora di più per le persone più fragili.
Come hai iniziato allora l’attività di alpaca terapia?
Ho iniziato facendo saltuariamente servizi personalizzati, visto che avevo ricevuto richieste dirette a utenti con varie disabilità, forte anche della mia esperienza come volontaria della CRI. Ho visto subito che gli utenti apprezzavano tantissimo e gli alpaca erano perfetti, coerentemente con quello che avevo letto sulle attività in altri paesi europei e non.
Come funziona il servizio di alpaca terapia?
L’alpaca terapia è un servizio esclusivo e personalizzato in base alle esigenze e alle caratteristiche dell’utente a cui è rivolto. Prevede il coinvolgimento di non più di una o due persone ed è rivolta a qualsiasi persona con ogni tipo di disabilità; sarà completamente gratuita e si svolgerà in una o due giornate durante la settimana. Questa esperienza darà la possibilità di avere un approccio progressivamente sempre più stretto con l’alpaca, che grazie al suo carattere saprà sicuramente far felice tutte le persone che usufruiranno di questa esperienza.
Quando partirà?
Proprio adesso, dal mese di aprile. La mia speranza è di poter accogliere utenti provenienti da tutta la Toscana e non solo. Per il 2023 ho già in programma di adibire un’altra parte dell’allevamento a questo servizio e di collaborare con associazioni di volontariato della provincia di Grosseto così da poter fare questo servizio tutti i giorni.
Ci sono altri paesi che hanno messo in atto l’alpaca terapia?
Sì, ce ne sono. Già da moltissimi anni a Portland (Oregon – Usa) e Vancouver (Canada), alpaca e lama vengono utilizzati all’interno di Ospedali e Centri per l’Infanzia, facendo interagire con animali addestrati gli ospiti delle strutture, riscontrando un effetto motivazionale, rilassante specialmente per bambini con autismo facendoli centrare su nuovi obbiettivi, riduzione dello stress e della pressione sanguigna.
In Germania, ad esempio, vengono utilizzati regolarmente gli alpaca presso un centro anziani riscontrando un notevole effetto antidepressivo e motivazionale nei confronti degli ospiti che si impegnano a dare da mangiare agli animali, accudirli ed interagire con loro
Non ci resta che fare un grande in bocca al lupo a Cecilia per questa sua attività e indicare ai lettori di Cavallo2000 come poter seguire la sua attività e poter avere maggiori informazioni:
Albus Alpacas di Cecilia Scheggi
Strada Comunale La Trisolla Santa Lucia snc 58044 Sasso D'Ombrone GR
Telefono: +39 3791171940 (anche whatsapp)
www.albusalpacas.it
Info@passeggiateconalpaca.it
facebook.com/passeggiateconalpaca facebook.com/albusalpacas
instagram.com/albusalpacas instagram.com/passeggiateconalpaca