Accademia Caprilli durissima con questa FISE
LETTERA APERTA dell’Accademia Caprilli al mondo equestre: "L’Accademia Nazionale Caprilli è stata fondata dai cavalieri olimpionici e olimpici italiani, orgogliosi dei successi dell’inarrivabile tecnica italiana, copiata da tutto il mondo, proprio allo scopo di salvaguardarla dalla grave decadenza sportiva e culturale attuale. La Federazione Italiana Sport Equestri in questi ultimi anni ha trascurato totalmente il suo dovere e il suo interesse di mantenere questo inestimabile patrimonio tecnico.
"Ancora oggi, quando grandi personaggi dell’equitazione internazionale, come George Morris, per esempio, incontrano uno di noi vecchi cavalieri, chiedono pareri, consigli. Sono consci che l’equitazione agonistica moderna è nata in Italia. Ma la FISE no. La FISE di oggi non sa neppure cosa sia la cultura equestre, la nostra in particolare, nonostante il fatto che sia la migliore del mondo. Dopo quattro anni di promesse di fare qualcosa in questo senso, sentiamo il dovere di far sapere che si è trattato di chiacchiere, di bugie. Non esiste più un Centro Federale per istruttori e atleti di alto livello, non esistono tecnici federali permanenti dotati di cultura e compiti adeguati. I Pratoni del Vivaro, per oltre quarant’anni fucina di tanti eccellenti atleti e tecnici, oggi sono in condizioni di penoso degrado e vergognosamente abbandonati. Non si vede volontà né ci sono programmi di riprendere la nostra linea tecnica così ricca di risultati.
"Per la prima volta nella storia della nostra equitazione l’Italia non ha alle Olimpiadi nessuna squadra. Solo tre meritori individuali nel Completo e Dressage, nessuno nel Salto Ostacoli, nostra specialità. Ma quello che è peggio è che si spendono denari e risorse per mantenere un monopolio informativo che nasconde all’opinione pubblica questo stato di cose decadente e sgangherato, privo di futuro. Si investono i denari della FISE in una serie di rivoli improduttivi allo scopo di gestire i consensi e i voti e si ignorano del tutto coloro che potrebbero lavorare seriamente per insegnare la cultura equestre.
"Le Società sportive, che potrebbero avere Scuole vere e quindi giovani cavalieri, sono trascurate del tutto e ricercate soltanto ogni quattro anni per avere il voto. La FISE occupa il suo tempo e il suo denaro per gestire la propria immagine e nascondere la crisi sportiva pesantissima in cui siamo.
"Occorre fare qualcosa e noi dell’Accademia Caprilli vogliamo ora denunciare con forza questa situazione e invitare il mondo equestre a girare pagina. In assemblea il 10 Settembre le Società Sportive scelgano persone competenti e nuove per un nuovo Consiglio FISE, poiché questa gestione ha fallito totalmente e continuare sarebbe dannoso e colpevole.
"Tutti noi, amazzoni e cavalieri olimpici che tanto abbiamo dato e avuto dallo sport, siamo pronti a dare una mano, ma non a queste persone che hanno affondato la nostra equitazione.
"Ma a gente nuova, sportiva davvero, sì. E non a gente che chiacchiera."