A Zanardi il premio del ''cavaliere coraggioso''
GUBBIO ENDURANCE: un premio speciale. Un cavallo, Faris Jabar. Il suo nome significa ‘cavaliere coraggioso’.
Un uomo Alex Zanardi. Il suo nome significa osare aver coraggio.
In Endurance Faris Jabar ha vinto tutto in Italia, in Europa, nel mondo. Non da solo. In sella porta Fausto Fiorucci. Si conoscono da vent’anni.
Anche Alex corre e vince. Non in sella, ma al volante. Poi, un giorno, stop. Il suo bolide è centrato in pieno da un’altra vettura. In quel settembre del 2001, lì sul circuito di Lausitzring, a Dresda, le gambe gli si dissolvono in un groviglio di lamiere. C’è qualcosa che vale più della vita? Si, volerla. E Alex la vuole, la chiama. E la vita risponde con la voce di chi non si rassegna al non senso del destino: svegliati Alex, non sei un uomo a metà. Hai la testa per tornare intero. Riprenditi la tua interezza.
Faris Jabar dà il nome ad un premio internazionale. Un premio che quest’anno appartiene ad Alex, perché ‘ è un pilota la cui storia racchiude compiutamente tutte le motivazioni che animano il premio’. Così ha detto la Commissione che glie lo ha assegnato. Ad Alex questo premio fa particolarmente piacere. Lo sente suo. Un premio tosto, duro. Come l’Endurance. Ci vuole testa e cuore per fare Endurance. Come quelli di Faris Jabar. Ci vuole testa e cuore per sfondare il vicolo cieco in cui qualche volta la vita ti insacca. Come quelli di Alex Zanardi.





















.jpg)



