A Cortina si sogna
I sogni muoiono all’alba (come quelli di un film italiano 1961) ma anche di pomeriggio, in una riunione nella sede prestigiosa del CIO - il Comitato Olimpico Internazionale - a Losanna. In quelle stanze ovattate, del polo dopo la Seconda Guerra Mondiale non si è più parlato e l'ultima presenza olimpica di questo gioco quasi trimillenario rimane ferma ai Giochi Olimpici di Berlino 1936, vinta dall'Argentina, seconda la Gran Bretagna, terzo il Messico.
A Cortina in questi giorni si sta disputando le prima tappa del 4° Italia Polo Challenge, circuito di “arena polo” (campo ridotto e solo 3 giocatori a squadra) organizzato in collaborazione con la FISE. L’intenzione dei promotori è farne una testa di ponte verso i Giochi Olimpici Invernali 2026 che si terranno proprio nella città ampezzana. Al via quest’anno sei squadre sul campo innevato del Centro Sportivo Antonella De Rigo di Fiames (periferia di Cortina) divise in due gironi da tre. Nel primo si sfideranno Blue Ocean Finance, Riccione e U.S. Polo Association; nel secondo saraÌ€ la volta di Grand Hotel Savoia, Natuzzi e Kadermin Union. Le prime classificate dei due triangolari – si gioca a tarda sera, alle 18 e alle 19 - disputeranno la finale sabato 18 febbraio. Un tentativo lodevole e coraggioso ma la cui corsa ai Giochi si scioglierà prevedibilmente, giusto come la neve al sole. Almeno per quanto riguarda l'inserimento nel programma ufficiale.
Per avere qualche possibilità d’influenza sul CIO, il torneo dovrebbe abbandonare il concetto ammiccante di “piccolo è bello e piace” e tornare alle origini del polo sulla neve.
Un gioco invernale nato nel 1984 sul lago ghiacciato di St. Moritz (SUI) con la Cartier Polo World Cup in Snow, una titolazione che già dice tutto. In Italia, notato il successo elvetico, qualcosa di simile fu iniziato nel 1989 dai tre appassionati romani Italo Focacci, Fabrizio Bogianckino, Corrado Pantanella assieme a Renato Manaigo, titolare, purtroppo scomparso, dell’Hotel de la Poste di Cortina. Il primo campo di gara fu il laghetto gelato di Landro (tra Cortina e Dobbiaco) abbandonato nel 1991 per lo scenografico Lago di Misurina, sul quale dal 2002 al 2014 (le ultime edizioni si spostarono a Fiames a causa del ghiaccio troppo sottile) imperò il Cortina Winter Polo, frequentato dai molti tra i migliori giocatori del mondo. Partite in pieno sole, campo e squadre regolamentari, boutique e bar-ristorante ai bordi, pubblico notevole. Inoltre tv e sponsor di grido, che sono quelli che fanno gola al CIO.