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Un excursus curato dall'Associazione PASSIONECAITPR che da oltre 20 anni si occupa di valorizzazione della biodiversità. Un Ente ufficialmente riconosciuto nella sua funzione di Ente selezionatore dal Ministero delle Politiche Agricole che in occasione di questo 17 gennaio ha approfondito un tema sempre caro al mondo allevatoriale.
Il 2023 per gli allevatori italiani, alle prese con una lunga e complessa crisi partita già durante il periodo della pandemia e rafforzatasi a causa degli effetti del conflitto russo-ucraino, inizierà con un importante momento di riflessione e preghiera....
Anche all’inizio del secondo decennio degli anni Duemila, il 17 gennaio rappresenta ancora una data da non dimenticare per gli allevatori italiani: si celebra, infatti, in tutta Italia – soprattutto nelle comunità rurali - , la ricorrenza della festa liturgica dedicata a Sant’Antonio Abate, il santo Patrono protettore di uomini ed animali, figura emblematica della fede cristiana e fondatore del Monachesimo.
Il Santo patrono di uomini ed animali, Sant’Antonio Abate, è una figura storica che incarna valori tutt’ora attuali, e merita quindi ancor oggi di essere ricordato. Il Santo taumaturgo ritenuto il fondatore del Monachesimo, nato in Egitto nell’anno 251 dopo Cristo, raffigurato nell’iconografia classica con a fianco un maialino e con in mano il bastone a forma di “Tau ” ben rappresenta infatti un esempio di vita dedicata alla riflessione, al sacrificio, all’impegno nel rifuggire dalle tentazioni materiali per orientarsi a virtù quali la Fede, la tolleranza, la solidarietà verso i sofferenti.
Assisi. Varenne è stata la star della Festa di Sant'Antonio Abate, svoltasi ieri, domenica, a Santa Maria degli Angeli. Il Capitano, la cui presenza è stata fortemente voluta dall’allevatore umbro Sergio Carfagna, in collaborazione con l’Associazione Priori del Piatto di Sant’Antonio Abate e con il Francescano Padre Danilo Reverberi, è giunto da Vigone, in provincia di Torino, per partecipare alla benedizione degli animali e del loro protettore San Antonio Abate.
Mancano ormai pochi giorni ad uno degli appuntamenti maggiormente sentiti dagli allevatori italiani. Nonostante le molte emergenze che nelle ultime ore hanno messo ancor più a dura prova gli operatori nelle stalle in molte zone del Paese ed i loro animali, complice l’eccezionale ondata di freddo e neve, è partita la macchina organizzativa che porterà una nutrita rappresentanza di allevatori, con le loro famiglie, ancora una volta e per il decimo anno consecutivo a livello nazionale nel centro della Cristianità per onorare il proprio Santo protettore, Sant’Antonio Abate.
La data in calendario è quella di martedì 17 gennaio 2017, a Roma ed in Vaticano, come è ormai tradizione: Aia ed il Sistema allevatori tornano festeggiare in Piazza Pio XII, di fronte al Colonnato del Benini, e nella Basilica di San Pietro, la ricorrenza del Santo Patrono di uomini ed animaliL’Associazione Italiana Allevatori (Aia), per la settima volta consecutiva, ha deciso di celebrare in forma solenne la festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e patrono di tutti gli allevatori, che ricorre il 17 gennaio.
Più di 4mila allevatori provenienti da tutta Italia si sono infatti dati appuntamento questa mattina in San Pietro per partecipare alla Messa celebrata dal Cardinale Angelo Comastri e visitare la fattoria a cielo aperto allestita davanti al colonnato del Bernini.
Come da tradizione in tutta Italia, il 17 gennaio si onora la figura di Sant’Antonio abate, Santo Patrono protettore degli allevatori e dei loro animali, ed in Piazza San Pietro, davanti al colonnato del Bernini, ritorna per la settima volta consecutiva la celebrazione a livello nazionale voluta dall’Associazione italiana allevatori (Aia).
La “Giornata dell’Allevatore” di venerdì 17 gennaio 2014 è un momento di festa aperto a tutti i cittadini romani e ai turisti in visita alla Capitale, che prevede una serie di eventi diventati ormai una piacevole consuetudine...