Ricerca: Data: 07/11/2014 - 3 articoli
Gentilissimo direttore,
Vorrei esprimere il mio pensiero sulla questione, tutta politica, tra IHRA e Lega Ippica sperando di poter contribuire a una visione globale e pluralista sul mondo delle corse dei cavalli.
Seguo l'ippica da molti molti anni e ricordo quando tutto funzionava a meraviglia e c'erano soldi (forse troppi) per tutti.
All'epoca c'era l'UNIRE, c'era il Jockey Club, l'Encat e si scommetteva solo sulle corse dei cavalli.
Iniziamo dicendo che l'ippica sta soffrendo una crisi strutturale, morale e culturale le cui colpe sono di tutti, a partire dagli ippici stessi...Il pericolo era uno solo, quello di finire nel mucchio e rimediare una figuraccia perché dai 1600 ai 2000 possono succedere tante cose, e lui Priore Philip, oltre un certo limite, quello del miglio appunto, non si era mai spinto. Lunghe riflessioni, sempre a pensare che un tentativo nel Ribot non avrebbe aggiunto nulla di più che l’ennesima vittoria contro rivali inferiori. Poi Stefano Botti assicura che il Priore è in gran forma e bisogna tentare, nessuna figuraccia alle viste, assicura, sarà un trionfo...
Kingman (Prix Jacques le Marois, Sussex Stakes, St. James’s Palace Stakes, 2000 Ghinee Irlandesi, 7 affermazioni in carriera su 8 corse disputate) è attualmente favorito a 2-7 per il titolo di Cartier Horse of The Year. Lo seguono nelle valutazioni il derbywinner di Epsom, Australia (4-1), Treve (in evidenza per il secondo anno consecutivo nell’Arc de Triomphe) a 5 e Noble Mission (Champion Stakes e futuro stallone in Usa presso la Lane’s End Farm nel Kentucky) a 20.
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