Unire-Società di corse: il Tar boccia Panzironi
IL TAR DELLA TOSCANA ha accolto il ricorso della Società Labronica Corse Cavalli contro l’Unione Nazionale Incremento Razze Equine e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e di fatto ha annullato i rapporti convenzionali raggiunti dalle passate gestioni del massimo Ente ippico con le Società di Corse (proprietari e gestori di ippodromi). Il ricorso è stato esaminato dalla Prima Sezione del tribunale amministrativo di Firenze (presidente Giovanni Vacirca, consigliere Saverio Romano, consigliere relatore Bernardo Massari). La sentenza è stata depositata in segreteria il 20 agosto e consta di 29 cartelle dattiloscritte.
Per il Tar della Toscana è evidente l’abuso di potere esercitato dall’allora segretario generale dell’Unire Franco Panzironi. “Il Segretario Generale – è scritto nella cartella n. 27 – ha esorbitato dalle sue attribuzioni sia modificando gli importi assegnati alle Società di Corse, sia pure a titolo d’acconto, ma soprattutto recependo, nella sua determinazione n. 3.400 dell’1 agosto 2005, il secondo protocollo d’intesa siglato il 26 luglio 2005, a sua volta basato sulle risultanze dello studio commissionato alla Deloitte Financial Advisory System e conducente a un nuovo sistema di valutazione degli ippodromi, funzionale all’attribuzione di finanziamenti e corrispettivi, in assenza di qualsivoglia deliberazione assunta dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente. Tanto appare sufficiente a condurre all’affermazione dell’illegittimità dei provvedimenti impugnati”.
Il testo completo della sentenza è nel sito internet della Prima Sezione del Tar della Toscana (n. 2.032 Reg Sent anno 2007, n. 1.070 Reg Ric anno 2005).





















.jpg)



