Trotto a Firenze. Bellei fa poker nel G.P. Duomo
FIRENZE. Il Gran Premio Duomo consacra Otero Caf, il cavallo dalla forma in decisa crescita. Gennaro Casillo per il secondo anno consecutivo - dodici mesi fa Mirtillo Rosso - centra da allenatore il big event per anziani del tracciato gigliato. Enrico Bellei guida da maestro il 5 anni allevato dall'Azienda Agricola Castelluccio: sa che Otero è un progressivo, cavallo che deve disinteressarsi delle vicende di gara nel primo tratto poi ha dalla sua una sciabolata che risolve, affinata per tempo con piu' di un esito vincente sul tracciato selettivo di Follonica.
Alla vigilia si prevedeva corsa mossa e così è stata, ben servito l'allievo di Casillo ignorato dalla stampa tecnica così che in lavagna si giocava a 5 contro uno. Via dietro l'autostart puntuali alle 15.40. Davanti Novarica e Orleans Om bruciano energie preziose nel primo parziale per andare al comando, la siciliana conserva lo steccato così per la giallorossa - approdata alla corsa sui sussurri di un formidabile lavoro in pista dritta - c'è un tentativo esterno sulla dritta di fronte.
Ma è dura venire a casa girando al largo sul tracciato del Visarno. In dirittura d'arrivo cala Novarica e sembra l'occasione per Orione Degli Dei, il favorito tecnico di molti esperti perchè attirava il rendimento espresso nell'ottima campagna francese. Ma è in giornata anche Maldini Ok, con una bella guidata di Minnucci. E piu' al largo di tutti ecco l'allungo imparabile di Otero Caf. C'è anche un buon crono, 1.13.3, migliore di qualche decimo del riferimento di Mirtillo Rosso.
Bellei firma il suo quarto sigillo nel gran premio fiorentino, ormai vede alla sua portata il record di Vivaldo Baldi, signore della corsa con 5 successi. Promosso un ritrovato Maldini Ok, benino Orione degli Dei, peccato per quel calo conclusivo, ma del resto va dato atto al cinque anni di Baroncini di aver retto bene dopo che il cambio di ritmo degli ultimi 250 metri di gara ha tolto dalla corsa chi come Novarica e Orleans Om aveva speso troppo nel primo chilometro.
Un Duomo sottostandard per gli attori in pista ma che ha regalato una corsa vera, selettiva. Bene così.