Santa Severa, emozioni a passo di cavallo
La location ha poco da invidiare ad altre più blasonate: residenza di nobili romani e luogo di soggiorno dei Papi, vista incantevole sul mare dalla torre del maniero. Cosa si potrebbe aggiungere al respirare a pieni polmoni arte, cultura, storia, bellezza? Il dolce ed accattivante suono di una musica d’annata che, come il buon vino, rapisce la mente e la porta a vagare lontano per inseguire i sentimenti. Dove possiamo trovare refrigerio in questa calura estiva nel modo descritto? Al Castello di Santa Severa, il 3 agosto. La serata, non a caso, é intitolata "Emozioni. Viaggio tra le canzoni di Mogol e Battisti”. Nel corso della manifestazione verranno eseguiti brani da un’orchesta di 16 elementi. Protagonisti dell’evento saranno Giulio Rapetti, meglio conosciuto come “Mogol” ed il giovane Gianmarco Carroccia, fisicamente molto somigliante a Lucio Battisti. La sintonia tra i due é ormai consolidata.
Il famoso autore di canzoni, pungolato dall’allievo, rivelerà con ironia ed intelligenza, un lato personale poco conosciuto al grande pubblico, oltre a retroscena inediti di canzoni che il tempo non é riuscito a sbiadire. Per i nostri lettori si suggerisce una possibile un’anticipazione con un piccolo quiz. Chi saprebbe indicare i nomi di due insospettabili cavalieri che hanno percorso una mitica cavalcata da Roma a Milano nel 1970 e che ha suggerito un’opera memorabile? E’ probabile che siano state poche le mani alzate per rispondere con un binomio di mostri sacri della canzone italiana: il Maestro “Mogol” e Battisti. Questo memorabile viaggio ha ispirato una canzone, “Emozioni”, la cui suggestiva poetica é scelta per descrivere il turismo esperienziale:
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poiRitrovarsi a volareE sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltareUn sottile dispiacereE di notte passare con lo sguardo la collina per scoprireDove il sole va a dormireDomandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuoreCome la neve non fa rumore
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Tu chiamale se vuoi emozioni
Uscir dalla brughiera di mattina dove non si vede ad un passoPer ritrovar se stessoParlar del più e del meno con un pescatore per ore ed orePer non sentir che dentro qualcosa muoreE ricoprir di terra una piantina verde sperando possaNascere un giorno una rosa rossa
..........E chiudere gli occhi per fermare qualcosa cheÈ dentro meMa nella mente tua non c'è
Capire tu non puoiTu chiamale se vuoi emozioni