San Rossore, che spettacolo con il Cavallo Italiano.
LA FILIERA IPPICA TOSCANA ha fortemente voluto questa prima edizione di “Cavalli di Toscana”, e il risultato della manifestazione premia gli organizzatori e tutti coloro che hanno attivamente partecipato alla sua realizzazione. L’apertura è stata spettacolare, con un corteo di 15 carrozze che, partendo da San Rossore, hanno percorso i lungarni di Pisa, entrando da Borgo Stretto nel centro storico, facendo tappa in Piazza dei Cavalieri, per poi proseguire fin sotto la Torre Pendente per poi fare ritorno all’ippodromo dove il sindaco di Pisa, Paolo Fontanelli, ha inaugurato la festa giungendo in pista in carrozza.
E proprio di una festa si è trattata, con un discreto concorso di pubblico il sabato (il Pisa calcio giocava in casa e la circolazione in città era semiparalizzata), mentre la domenica molta gente è giunta in San Rossore per assistere a “Cavalli di Toscana” fin dal primo mattino. Il programma prevedeva una serie di spettacoli che hanno trasformato l’ippodromo in un palcoscenico per un gran numero di razze presenti nel Granducato: frisoni, agricoli da tiro pesante rapido (i giganteschi TPR, di casa nel parco di San Rossore), monterufolini, bardigiani, murgesi, purosangue arabi e inglesi, trottatori (una vera novità sulla pista verde!), e molte altre ancora tra le quali non potevano mancare i maremmani che hanno offerto anche lo spettacolo di chiusura grazie all’Associazione Butteri della Maremma, applauditissimo dal pubblico.
Non sono mancati i momenti di riflessione con un convegno organizzato dall’Università di Pisa, una tavola rotonda sulla mascalcia e un incontro voluto dalla FIT sull’importanza del cavallo nello sviluppo multifunzionale dell’agricoltura, al quale ha partecipato anche Annie Royer, consulente per i progetti della filiera ippica francese.
La nota più gradevole della festa, è stata la presenza di molte famiglie e i bambini sono stati i protagonisti principali. Per loro c’è stata anche la possibilità di salire sui pony, di vedere e di accarezzare tutti i cavalli che hanno dato vita a questa manifestazione per la quale si sta già parlando della prossima edizione.