Riunita a Londra Associazione Mondiale delle Scommesse Ippiche
Il 15 febbraio numerosi rappresentanti degli organismi nazionali membri della World Tote Association (WoTA), l'Associazione Mondiale delle Scommesse Ippiche, si sono incontrati a Londra in occasione di un evento predisposto da ICE Gambling, una delle più grandi organizzazioni mondiali che si occupano di gioco e di scommesse di ogni genere.
E' stata l'occasione per discutere alcune proposte di attività per l'anno corrente, in particolare la possibile modifica delle normative che regolano il settore e la partecipazione alla Asian Racing Conference, che si terrà a Sapporo in Giappone ad agosto.
WoTA ha anche annunciato che il prossimo maggio sarà pubblicato un rapporto sui temi della tassazione. Il documento si concentra sulla necessità di differenziare la tassazione sulle scommesse ippiche da quella sulle altre scommesse online, sottolineando che il gioco sui cavalli è molto inferiore rispetto agli altri tipi di scommesse. Si è ribadito che gli operatori delle scommesse ippiche sono una parte fondamentale e necessaria dell'ecosistema delle corse, e sono tra i soggetti che più contribuiscono ai risultati economici e sociali del settore, costituendo un "unicum" rispetto a tutte le altre scommesse.
Alcune considerazioni.
Partiamo dalla consueta premessa sull'assenza "ufficiale" dell'Italia dalla WoTA, che dura ormai da 14 anni, cioè da quando l'UNIRE - che gestiva allora l'ippica italiana - cessò di versare le quote di adesione all'Associazione. Per quanto attiene alla riforma del settore delle scommesse si dovrebbero tenere presenti numerosi aspetti: un'analisi del modesto stato dell'arte sulla base dei dati in possesso dell'Agricoltura e di AAMS, alcune proposte di intervento sulla tassazione, il collegamento assolutamente necessario con le esperienze degli altri Paesi dove si effettua il gioco legato alle corse e la considerazione della centralità delle scommesse come strumento di finanziamento di tutto il settore: dalla selezione all'allevamento fino all'evento sportivo, in un circuito continuo.
Mi pare che non ci siano novità di alcun genere su nessuno dei punti citati, solo interventi spot di immagine, di superficie, senza una reale conoscenza delle problematiche a tutti i livelli e soprattutto senza una riflessione sulla necessità di tenere connessi gli aspetti del gioco e quelli delle corse, sulla falsariga dell'attività che effettuava la defunta UNIRE.